Legge diagnosi preimpianto anche coppie fertili

La diagnosi genetica preimpianto è una tecnica che consente il trasferimento selettivo degli embrioni per evitare che i genitori, portatori di malattie genetiche gravi, possano trasmetterle al feto. diagnosi preimpianto

[sws_related_postleft showpost=”3″] [/sws_related_postleft] Grazie alle tecniche di biologia molecolare con la diagnosi genetica preimpianto è infatti possibile identificare anomalie genetiche dell’embrione nel corso di una fecondazione in vitro. Essa rappresenta l’evoluzione medica della fecondazione in vitro praticata già negli anni settanta per aiutare le coppie sterili ad avere figli. La Corte Europea dei Diritti dell’Uomo ha rigettato il ricorso con il quale il Governo italiano chiedeva il riesame della sentenza del 28 Agosto scorso in cui la Corte rilevava, da parte dell’ordinamento giuridico italiano, l’ingerenza non giustificata nel diritto al rispetto della vita privata e familiare delle persone ai sensi dell’articolo 8 della Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo. Tra le motivazioni addotte a sostegno della propria decisione, la Corte di Strasburgo evidenziava l’incongruenza della legislazione italiana nel vietare il ricorso alle tecniche di diagnosi preimpianto alle coppie fertili geneticamente portatrici di malattie gravi come la fibrosi cistica o mucoviscidosi quando le stesse sono di fatto autorizzate ad abortire nel caso il feto sia affetto da tali malattie. La Corte Ue apre dunque la strada alla necessità di procedere ad una interpretazione estensiva della legge 40/2004, contenente le norme in materia di procreazione medicalmente assistita, nonché ad una revisione della stessa al fine di adeguarla alla legislazione comunitaria fonte primaria e prevalente rispetto alla legge statale. [sws_related_postright showpost=”2″] [/sws_related_postright] Sarà quindi una priorità per il prossimo Parlamento fare il modo che anche l’Italia regoli questa spigolosa materia adeguandosi alle norme di diritto comunitario eliminando i limiti di una legge che al momento obbliga le coppie italiane che intendono beneficiare della diagnosi preimpianto, a rivolgersi a strutture mediche ubicate in altri paesi dell’Unione. L’Italia dovrà al più presto colmare un vuoto legislativo consentendo alle coppie fertili di ricorrere alle tecniche della diagnosi genetica preimpianto così come le coppie infertili possono usufruire della procreazione medicalmente assistita. Conformemente alla giurisprudenza comunitaria le strutture sanitarie italiane che rifiuteranno di effettuare tecniche di Pma alle coppie ad alto rischio riproduttivo, potranno essere denunciate in base a quanto stabilito dalla Suprema Corte dei Diritti Umani.

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