Pericolo diabete: ecco le notizie allarmanti

Il diabete è una malattia causata da un calo di attività dell’insulina. Oggi si distinguono due tipi di diabete: il diabete di tipo 1, dovuto ad un malfunzionamento del sistema immunitario, ed il diabete di tipo 2, legato al deficit di produzione di insulina.
In 15 anni è aumentata la percentuale di morte causata dal diabete. Questo è l’allarme lanciato dall’Organizzazione mondiale della sanità, secondo cui il diabete è la quarta causa di morte.

diabete
Di recente è stata presentata una relazione per capire la situazione in cui versa l’Italia nei confronti di questa malattia: allo stato attuale la percentuale di malati di diabete sarebbe raddoppiata in soli 10 anni.
Il diabete porta con sé complicanze ed alterazioni, che possono interessare la cute, gli occhi e il sistema immunitario, dal momento che la reazione dei diabetici alle malattie è diversa da quella dei non diabetici.
Questa malattia è capace di apportare problemi, molto più seri, al cuore, ai reni e al sistema nervoso: per questo, i malati che ne soffrono peggiorano la loro generale condizione di salute.
L’Italian Barometer diabetes report ha calcolato che le spese annue di un malato di diabete sono cresciute non a causa del diabete stesso, piuttosto dalle complicanze che esso comporta.
Per questo i medici sensibilizzano tutti i pazienti, dai giovani agli anziani, ad adottare uno stile di vita sano, sia a tavola che durante la giornata.
Per prevenire e curare il diabete, gli specialisti raccomandano di consumare a tavola molte fibre, frutta, verdura e cereali integrali, moderando il consumo di alcool e cibi complessi ricchi di grassi.
Ma, ciò che più preme sottolineare è che la sola corretta nutrizione non basta, poiché bisogna abbinare alla dieta un’attività fisica adeguata: sia per i soggetti diabetici che per quelli non, l’esercizio fisico è importante perché mette in moto l’organismo, aiutandolo a ridurre la limitata tolleranza al glucosio e, al tempo stesso, migliora l’attività svolta dall’insulina.
Inoltre, l’esercizio fisico, costituito anche da una sola lunga passeggiata giornaliera, aiuta a prevenire tutte le complicanze e le alterazioni scaturite dal diabete, come sopra indicato, specialmente quelle legate al cuore.
Dieta ed attività fisica vanno comunque associate a terapie farmacologiche, le quali prevedono l’iniezione di insulina prima dei 3 pasti principali giornalieri.

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Obesità e diabete: ecco il perchè di questa stretta relazione

Obesità e diabete di tipo 2: da sempre, chi soffre della prima è più vulnerabile alla seconda. Ora, la relazione viene spiegata con l’abbondanza degli adipociti, le cellule del grasso, che provocano il fermo alla produzione d’insulina.
Questa la tesi sostenuta da una ricerca dell’Università di Ancora, Centro obesità, diretta dal dottor Saverio Cinti e pubblicata dal Journal of lipid research.

diabeteTramite una serie d’indagini iniziata nel 2005, gli scienziati anconetani hanno evidenziato una condizione di partenza: l’adipe favorisce una situazione d’infiammazione che porta alla morte degli adipociti e ,quindi, al diabete di tipo 2.Dopo ulteriori esami, gli esperti hanno scoperto come la presenza di grandi quantità di grasso, condizione tipica delle persone con peso in eccesso, favorisce la morte degli adipociti causa della fine della produzione d’insulina.

Secondo Cinti e colleghi, si tratta di un processo di piroptosi, cioè con una reazione vivace dell’organismo: prima, una reazione molecolare provoca infiammazione e l’attivazione dell’enzima capsail1:poi, l’enzima stimola la creazione di citochine infiammatorie, ultime responsabili della comparsa del diabete di tipo 2.
Soddisfatti gli scienziati, che ritengono come la maggiore conoscenza del sistema porterà a farmaci e procedure anti diabete più efficaci.

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Piano sulla malattia diabetica

Il diabete è una patologia cronica caratterizzata da un basso livello di insulina, da un’alta concentrazione di glucosio nel sangue e minzione frequente accompagnata da una eccessiva richiesta d’acqua da parte del fisico.
In Italia si contano ben tre milioni di pazienti affetti da diabete, a cui si devono aggiungere tutte quelle persone che non sanno ancora di avere la malattia. Il diabete non fa distinzioni di età, ma è tipica delle classi sociali più povere.
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[sws_related_postleft showpost=”3″] [/sws_related_postleft] L’Italia, in pieno accordo con le direttive della Comunità Europea, attua il “Piano sulla malattia diabetica”, definito durante la conferenza tra stato e regioni il 6 dicembre dello scorso anno.
Questo piano specifica l’attuazione di linee per la prevenzione e la cura di questa patologia e ha come unico obiettivo la totale tutela del paziente.
trend diabeteL’attuazione del Piano è stato definito dalla Commissione Nazionale sul Diabete e prevede una forte sinergia tra Regioni, Ministero società di ricerca e associazioni varie.
Il programma del 2003, ha subito modifiche nel corso degli anni cercando di adattarsi nel modo migliore all’evoluzione della malattie e delle conoscenze scientifiche.[sws_related_postright showpost=”2″] [/sws_related_postright]
Il Piano, pur delineando le indicazioni principali, lascia ampio spazio ad integrazioni regionali e locali per consentire l’assistenza migliore all’individuo anche tenendo conto delle differenze territoriali.
Questo Piano (voluto per tutti gli stati membri dalla Comunità) ha lo scopo, nel pieno rispetto del titolo V della Costituzione Italiana, di migliorare il supporto al paziente diabetico, di ottimizzare le risorse economiche disponibili e di assicurare imparzialità in merito all’accesso alle cure e al sostegno. [author] [sws_related_post]