Circa il 5% della popolazione mondiale soffre di allergie alimentari. Le manifestazioni di tali patologie sono effetto della reazione del sistema immunitario a determinati prodotti alimentari e soltanto il medico è in grado di effettuare una diagnosi e prescrivere la cura appropriata ad ogni singolo caso. Le intolleranze alimentari possono causare eritemi, orticarie, gonfiori, prurito, vomito, disturbi gravi come difficoltà respiratorie, calo della pressione sanguigna, perdita di coscienza o addirittura la morte. I sintomi, a seconda dei casi, si manifestano in pochi minuti o qualche ora dopo aver mangiato cibi ai quali si è allergici.
[sws_related_postleft showpost=”3″] [/sws_related_postleft] Oltre 120 alimenti contengono sostanze allergeniche; nei bambini la maggior parte delle reazioni sono causate dal latte e dalle uova mentre gli adulti possono essere intolleranti anche al pesce, ai crostacei e ad alcuni cereali come la soia e il frumento.
Non esistono attualmente studi medici definitivi riguardanti la possibilità di prevenire le allergie alimentari e l’unico modo per evitare reazioni è quello di non mangiare cibi che l’organismo non tollera.
Il Prick test e l’analisi del sangue sono i metodi più comuni per diagnosticare un allergia anche se in nessun caso è possibile prevedere il manifestarsi di sintomatologie allergiche in seguito al consumo di determinati cibi.
Negli ultimi anni si è assistito ad un aumento preoccupante dei casi di allergie alimentari soprattutto nei bambini: attualmente in Europa circa 17 milioni di persone, di cui oltre 3 milioni e mezzo hanno meno di venticinque anni, soffrono di tali disturbi. Alla luce di questi preoccupanti dati, l’Accademia Europea di allergologia e immunologia clinica, nel Giugno 2012 ha avviato una campagna annuale di sensibilizzazione verso l’aumento di anafilassi specialmente nei bambini.
Essa mira ad informare il pubblico su come riconoscere i sintomi dell’anafilassi, le sue cause e su come comportarsi nei casi di emergenza. La campagna si propone inoltre lo scopo di stabilire nuove sinergie tra medici, scienziati e ricercatori di tutto il mondo invitandoli a condividere i dati e gli studi in loro possesso.
Nell’ambito del progetto, i rappresentanti di diversi paesi hanno sottoscritto una Dichiarazione pubblica con lo scopo di invitare le autorità politiche e gli operatori sanitari a fare il possibile per migliorare la gestione e il trattamento delle allergie alimentari e dell’anafilassi.
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