L’omeopatia nasce nel XVIII secolo ad opera del medico tedesco Samuel Hahnemann, che mise a punto una serie di principi ancora oggi difficilmente accettati dalla medicina tradizionale. Ciononostante, essa si è in breve tempo imposta come metodo terapeutico alternativo o comunque complementare, grazie ai benefici apportati soprattutto nella cura dei bambini.
Prevenire è meglio che curare…
Il successo dell’omeopatia nei bambini è stato riscontrato soprattutto nella prevenzione delle malattie infettive.
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Essa agisce a livello di difese immunitarie, aumentandone lo schermo a batteri e virus ancora sconosciuti all’organismo infantile. Può essere utile anche nella cura di malattie infettive croniche.
Addio alle infezioni
Da studi condotti sull’efficacia dell’omeopatia nei bambini, si evince una netta riduzione dei tempi di guarigione da malattie infettive quali influenze, otiti e bronchiti, senza ricorrere a terapia antibiotica. Un importante passo in avanti, considerata la diffusione di queste malattie nei più piccoli.
Cos’è il principio di similitudine?
Il punto cardine su cui si basa l’omeopatia risiede nel cosiddetto principio di similitudine. Esso è privo di fondamento scientifico e, secondo quanto affermò il dottor Hahnemann, la dose di farmaco da somministrare ad un paziente malato corrisponde a quella che andrebbe a causare i medesimi sintomi se infusa su un paziente sano.
Diagnosi dell’individuo
L’efficacia dell’omeopatia risiede nella cura dell’individuo e non della malattia in senso stretto. La sua azione sul sistema immunitario varia seconda della risposta del paziente, per cui il pediatra omeopata dovrà prima individuare ogni piccolo sintomo, per giungere ad una vera e propria diagnosi del bambino e non solo della malattia
Nemiche-amiche
Se l’omeopatia non dovesse bastare, come spesso accade, ecco che arriva in soccorso la medicina tradizionale.
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Ogni pediatra omeopata, pur possedendo il valido strumento aggiuntivo dell’omeopatia, deve conoscere al meglio ogni patologia e la terapia ad essa associabile. I benefici dell’omeopatia sono perciò strettamente connessi alla medicina tradizionale, in base alla quale si dovrà decidere l’entità dei dosaggi della terapia omeopatica.
Rimedi naturali
Se l’omeopatia funge da complemento o da alternativa alla medicina tradizionale, molti altri sono i rimedi naturali che possono dare sollievo ai piccoli disturbi che affliggono i bambini, specialmente in tenera età. Per questo non dimentichiamo l’efficacia della fitoterapia, con farmaci a base di erbe mediche secondo l’antica tradizione speziale; la riflessologia e i massaggi.
Consultare sempre gli specialisti
Nonostante le cure omeopatiche siano note per non essere dannose, non bisogna dimenticare che vanno associate sempre ad una particolare sintomatologia che varia a seconda del paziente. Richiedere il parere di uno specialista è il primo passo che ogni genitore deve compiere prima di affidare il proprio bambino alle cure di uno specialista, anche se si tratta di un pediatra omeopata. In ogni caso, anche se le cure previste dalle terapie omeopatiche sono del tutto naturali, il bambino potrebbe manifestare delle reazioni avverse alle cure. Per questa ragione, ogni pediatra omeopata avrà cura di stilare un’attenta anamnesi per ogni nuovo paziente, per poi mettere a punto la terapia più adeguata ad ogni soggetto. Una prassi davvero fondamentale, seguita anche dalla medicina tradizionale, che aiuta ad escludere effetti indesiderati come reazioni allergiche o ritardo nell’efficacia della terapia tradizionale.
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