Male alle ovaie

Sono tante le donne che lamentano il male alle ovaie e le cause potrebbero essere innumerevoli.
Quasi tutte le donne almeno una volta nella vita, hanno accusato una sorta di fitta dolorosa e di solito unilaterale, al basso ventre in corrispondenza delle ovaie.
Di solito sono sintomi di cui non preoccuparsi a meno che non siano associati con altri disturbi tipo un mal di schiena persistente, una forte presenza di muco nelle secrezioni vaginali e dolori ai reni.
In tal caso è importantissimo parlarne con il ginecologo di fiducia.
ovaie

Quali potrebbero essere le cause del male alle ovaie.

Innanzitutto è da escludere un tumore anche se potrebbero esserci patologie gravi.
Qualsiasi donna accusi male alle ovaie per più di tre settimane consecutive, deve necessariamente rivolgersi al ginecologo che dopo alcuni approfonditi esami, saprà sicuramente individuare la causa.
Nella maggior parte dei casi si potrebbe trattare di un ovaio policistico, di una cisti ovarica o di un’endometriosi ma il male alle ovaie è riconducibile anche ad una patologia denominata PID che è un’infiammazione pelvica, provocata dalla Clamidia o dal batterio della gonorrea.
Questa malattia si trasmette generalmente per via sessuale attraverso rapporti non protetti con persone infette.
Naturalmente a tutto c’è rimedio, ecco perchè è necessaria la visita da un ginecologo che dopo un’ecografia pelvica ed un tampone vaginale, riuscirà a diagnosticare la causa e la relativa cura adatta al caso.

Avere il male alle ovaie potrebbe essere sintomo di gravidanza, questo doloretto infatti è proprio uno dei primi sintomi che si presenta quando una donna è incinta.
Bisogna però fare estrema attenzione al perdurare di questo sintomo che se si prolunga potrebbe indicare una gravidanza extrauterina.
Quest’ultima patologia è una condizione impossibile per la sopravvivenza del feto ed è anche pericolosa per la futura madre.
Solitamente però, la gravidanza extrauterina si associa ad altre avvisaglie tipo il sanguinamento uterino.
In ogni caso ogni qualvolta si ha il presentimento che qualcosa non proceda alla perfezione, bisogna rivolgersi ad un ginecologo per gli esami del caso e le relative cure.

Il male alle ovaie è tipico del prima e durante la fase mestruale: moltissime donne soffrono di male alle ovaie poco prima delle mestruazione e durante il ciclo mestruale ma sono sintomi che una volta passato il ciclo, scompaiono spontaneamente.
Associati al dolore alle ovaie ci sono anche altri tipi di patologie come il mal di testa, il gonfiore addominale e la nausea.
I sintomi pre-mestruali iniziano durante la fase dell’ovulazione e per alcune donne sono davvero insopportabili tanto da interferire con le proprie abitudini quotidiane e sulle attività lavorative.
Anche in questo caso, deve intervenire un valido ginecologo che attraverso la prescrizione di una pillola anticoncezionale, riuscirà a limitare i problemi causati da questi fastidiosi malesseri.
E’ chiaro che se i dolori alle ovaie risultano sopportabili, si possono assumere blandi anti infiammatori che riducono gli spasmi muscolari o si può ricorrere all’utilizzo di una borsa di acqua calda da applicare sulla parte dolente mentre è rigorosamente da evitare il ghiaccio.
Esistono alcune teorie sui dolori alle ovaie in fase di ovulazione e cioè che il dolore sia provocato da un follicolo emergente che deve espandersi dalla membrana dell’ovaio o la rottura del follicolo che una volta che l’uovo è maturo, scoppia.

Che cosa fare quando si presenta il dolore.
Per prima cosa, bisogna interpellare il medico telefonicamente e solo se egli ritiene che non ci siano cause importanti, si può procedere all’assunzione di blandi anti infiammatori.
E’ fondamentale tenere sempre al corrente il medico se il male alle ovaie si prolunga per più di tre giorni e se ci sono sanguinamenti vaginali.
Potrebbe accadere infatti, che il dolore non sia un dolore ovarico ma dipendi dall’intestino.

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