Attenzione ai rischi del filler

Fissate con l’aspetto estetico, dipendenti dal ritocchino, facilmente seducibili dai meravigliosi effetti del botulino: donne attenzione!!! Alcuni dei dermatologi più illustri in Europa metto sotto accusa i filler e tutte le sostanze iniettate sotto pelle per ottenere pelli levigate e seducenti. Al congresso dell’Eurpean Academy of Dermatology and Venereology, infatti, svoltosi nella prima settimana di ottobre ad Istandul, i dermatologi riuniti per l’occasione hanno puntato il dito contro tutte quelle sostanze che quotidianamente vengono utilizzate come riempitivi sottocutanei, finalizzati all’eliminazione delle rughe ed al ridimensionamento di bocca e zigomi.
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I rischi imputabili a queste sostanze sono numerosi quanto spaventosi: si parte dai granulomi ed alla comparsa di microorganismi definiti biofilm al di sotto dei primi strati della pelle, per finire alla comparsa di noduli che potrebbero trasformarsi in tumori. A questi si sommano le alte percentuali di presenze di infezioni e cicatrici, soprattutto nei casi di interventi frequenti e ravvicinati. Nella zona della bocca, infine, è possibile assistere alla creazione di veri e propri solchi capaci di far scivolare la bocca realizzando sul volto della paziente la formazione di creste inverosimili, antiestetiche e grottesche.
Una vera e propria guerra, quindi, quella iniziata dai dermatologi del congresso contro l’iniezione di sostanze riempitive e leviganti, nell’ambito di una chirurgia estetica definita soft, ma assolutamente non priva di rischi, al pari di interventi più complessi e particolareggiati. Proprio per questo gli esponenti della dermatologia prendono una netta distanza da questa definizione, che rischia di indurre il paziente a richiedere interventi spesso pericoli a cuor leggero.
Ilaria Ghersetich, docente di dermatologia estetica presso la sede universitaria di Firenze, dà conto circa l’esistenza di più di cento tipologie differenti di riempitivi venduti ed utilizzati in Europa. Molti di questi, pur essendo commercializzati, non garantiscono una qualità ottimale ed entrano facilmente nel commercio per scomparire dopo pochi mesi. Il danno compiuto in questo breve periodo, però, può recare serie conseguenze ai pazienti sui quali sono stati iniettati i prodotti, oltre che all’immagine della dermatologia estetica europa nel resto del mondo.
I rischi legati a queste sostanze sono generalmente rari, soprattutto per quelle finalizzate al riassorbimento all’interno dell’organismo. Lo stesso rischio tende ad aumentare e ad aggravarsi nel momento in cui si preferisce utilizzare sostanze di origine sintetica, che impiegano più tempo ad essere assorbite e, quindi, rimangono per più tempo all’interno del tessuto. Pertanto è opportuno e quanto mai necessario stipulare e far rispettare adeguati protocolli d’intesa fra i vari esponenti di questa branca della medicina, al fine di garantire ai pazienti la possibilità di affidarsi a mani esperte e seriamente preparate.

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