Dentista: ci rinuncia una famiglia su tre

Una famiglia su tre non va più dal dentista. La crisi economica, oltre a far piangere il portafoglio, rischia seriamente di essere nociva anche per la salute.

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A renderlo noto è uno studio dell’Osservatorio Analisi Statistiche Amica Card. “Gli italiani hanno tagliato le cure odontoiatriche”, hanno annunciato i ricercatori. “Una famiglia su tre non porta più i figli dal dentista e le richieste di apparecchi ortodontici sono scesi del 40 per cento”. Lo studio ha evidenziato come quasi la metà degli italiani (47%), con un’età media di 30 anni, non sono più entrati in un ambulatorio dentistico nell’ultimo anno. Il 32% invece, a meno di emergenze, ha dichiarato che non ci andrà in futuro. Un drastico calo dunque che rischia seriamente di bloccare l’economia nazionale. Anche perché, fanno sapere i medici, sempre più italiani hanno deciso di rivolgersi a studi dentistici esteri: Ungheria e Romania hanno i prezzi più bassi d’Europa, mentre circa l’11% dei cittadini della penisola ha ammesso di aver provato alcune offerte dei gruppi di acquisto per cure come sbiancamento, corone dentali e pulizie dei denti. I dati sono stati resi noti in base alle prenotazioni degli italiani in oltre 3500 dentisti convenzionati, in collaborazione con l’Istituto Auxologico, gli Istituti Clinici Zucchi e l’Ospedale San Raffaele.

Come se non bastasse sembrano essere cambiate anche le abitudini degli italiani: sembra infatti che sempre più persone vogliano ricevere un preventivo prima di scegliere in maniera definitiva il dentista dal quale andare. Ecco perché sono diminuiti i pazienti a Bologna e Milano, i capoluoghi più costosi della penisola. E’ Napoli invece la città più conveniente: un’otturazione nel capoluogo campano costa 70 euro, a Milano il prezzo si impenna anche fino ai 250 euro.

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