Con fecondazione assistita parto gemellare più rischioso

Negli ultimi due decenni è stato stimato che i parti gemellari, in rapporto ai parti singoli, sono duplicati.

La stessa tendenza è stata rilevata anche nella crescita della pratica del taglio cesareo.
Non c’è una vera e propria ereditarietà nelle cause delle gravidanze gemellari, ma un fattore che concorre in maniera incisiva al parto plurimo è l’aumento dell’età.

parti-gemellari

[sws_related_postleft showpost=”3″] [/sws_related_postleft]È stato stimato, infatti, che in un concepimento sotto i 25 anni le probabilità di gemelli sono la metà rispetto ad una età superiore ai 35, percentuale che raddoppia sopra i 50 anni.
Un altro motivo che incide su questi dati sono le cure per la fertilità e il concepimento in vitro. In caso di parto gemellare conseguente ad una fecondazione assistita, le cautele e la prudenza devono essere maggiori in quanto ci sono rischi maggiori sia per la mamma che per i feti. Rischi che aumentano in modo esponenziale in caso di parto trigemino.
L’annoso dibattito sulla procreazione assistita è stato regolamentato in Italia dalla Legge 40 del 19 febbraio 2004 che, nonostante le diverse contestazioni, ha limitato il flusso delle coppie disperate verso l’estero che spesso hanno comportato esperienze negative in centri non adeguati o a causa di personale non competente.
[sws_related_postright showpost=”2″] [/sws_related_postright] Stando ai dati registrati da uno studio sulla riproduzione assistita condotto presso l’Ospedale Universitario di Göteborg, in Svezia, è emerso che nei casi di trasferimento multiplo di embrioni su un campione di donne che si è sottoposta al trattamento negli anni dal 2002 al 2006, 921 hanno avuto parti doppi ma distinti, mentre 991 sono stati parti gemellari. Tra questi il 47% non è arrivato al termine delle 40 settimane, con un 39% di neonati sotto peso. Nei parti singoli, invece, i prematuri sono solo il 7%, con un’incidenza di bambini con basso peso solo del 5%.
Inoltre, la ricerca ha evidenziato che il parto gemellare comporta più rischi in termini di sepsi, gestosi, ittero e complicanze respiratorie e da taglio cesareo.
Ne emerge quindi una diffusa preferenza da parte dei ricercatori dello staff svedese per impianti singoli di embrione anche se le probabilità di concepimento sono inferiori, a costo di fallimenti e di nuovi tentativi anche per successive gestazioni.
In Italia molti centri per la procreazione offrono l’alternativa di congelare gli embrioni eccedenti nella prospettiva di una nuova gravidanza.

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