Prendi il Sole dal verso Giusto

L’ASSOCIAZIONE PICCOLI PUNTI LANCIA  DUE CAMPAGNE DI PREVENZIONE DEL MELANOMA  DEDICATE A BAMBINI E RAGAZZI

Mercoledì 5 giugno l’Associazione Piccoli Punti onlus, dal 2006 impegnata nella lotta contro il melanoma, lancia due campagne di prevenzione per insegnare ai bambini e agli adolescenti come prendere il sole in modo responsabile. Nati dalla consapevolezza che le scottature in giovane età favoriscono lo sviluppo del melanoma in età adulta, il progetto “SUNLAB for KIDS” e “PROVALO SULLA TUA PELLE” insegneranno per tutta l’estate 2013 le regole per una corretta esposizione al sole con iniziative pensate in modo specifico per le diverse fasce di età.

Prendi il Sole dal verso Giusto

Patrocinato dall’Ufficio Città Sane del Comune di Padova e realizzato con il sostegno di Solgar, il progetto SUNLAB for KIDS, rivolto ai bambini dai 6 ai 10 anni che frequenteranno i centri estivi della città di Padova, si propone di insegnare in modo divertente le regole per stare al sole in modo sicuro. A farlo saranno gli stessi educatori dei centri estivi che hanno aderito all’iniziativa, sia comunali che privati. Gli educatori, adeguatamente formati dai medici dello IOV e dai volontari della Piccoli Punti, saranno accompagnati in questo compito da due personaggi speciali: il Dott. Cream e il cane Spot, personaggi di un quaderno didattico a fumetti che verrà distribuito a tutti i bambini che frequenteranno i centri estivi della città.

A coronamento del percorso i bambini saranno invitati a mandare una storia o un disegno con il Dott. Cream e SpotDog, che saranno poi pubblicati in una sezione speciale del sito e inseriti in una pubblicazione a loro dedicata.

PROVALO SULLA TUA PELLE è invece il progetto pensato per i ragazzi di età compresa tra i 14 e i 18 anni di entrambi i sessi, patrocinato dalla Provincia di Padova e sostenuto da una donazione di ComLegal, con l’obiettivo di rispondere alla scarsa consapevolezza di questa fascia di età dei rischi legati ad un’esposizione scorretta ai raggi solari e ad un uso eccessivo delle lampade solari. Attraverso una campagna provocatoria e poco tradizionale, il progetto mira a scardinare preconcetti e luoghi comuni relativi al legame tra bellezza e abbronzatura e a diffondere un messaggio positivo di conoscenza e consapevolezza rispetto al melanoma. Oltre ad una fase ludica che si svolgerà durante l’estate 2013 nei luoghi di aggregazione estivi dei ragazzi, come piscine, campeggi e spiagge, il progetto prevede una fase formativa che coinvolgerà le scuole superiori della Provincia di Padova durante l’anno scolastico 2013-2014.

“La prevenzione primaria, cioè instaurare un rapporto corretto con sole, rappresenta una componente fondamentale della lotta contro il melanoma – afferma il Prof. Carlo Riccardo Rossi, Diretttore U.O. Melanoma e Sarcomi dei Tessuti Molli dell’Istituto Oncologico Veneto e Referente Scientifico dell’Associazione Piccoli Punti –
Se si considera che il rischio di sviluppare un melanoma raddoppia in caso di ustioni solari durante l’adolescenza, che l’esposizione solare annuale dei bambini è tripla rispetto all’adulto e che il 50-80% dell’esposizione solare di tutta la vita avviene tra i 18 e i 21 anni, si capisce facilmente perché i progetti presentati abbiamo come direttivo principale l’educazione dei bambini (e delle famiglie) e degli adolescenti nei confronti di questa problematica. Prevenire, in questo caso significa modificare lo stile di vita di molti, forse della maggioranza della popolazione. Non sarà facile, ma sono convinto che la sensibilità dimostrata dalle Istituzioni in questo ambito rappresenti una grande opportunità per i cittadini”.

Hanno preso parte alla conferenza stampa di presentazione del progetto:

Ivo Rossi, Vice Sindaco Comune di Padova

Dott. Paolo Cavazzana, Responsabile Ufficio Città Sane del Comune di Padova

Dtt.ssa Barbara Degani, Presidente Provincia di Padova

Prof. Pier Carlo Muzzio, Direttore Generale Istituto Oncologico Veneto

Paolo Castorina, Presidente Associazione Piccoli Punti

Dott. Marco Rastrelli dello staff del Prof. Carlo Riccardo Rossi, Diretttore U.O. Melanoma e Sarcomi dei Tessuti Molli Istituto Oncologico Veneto

Prof. Walter Gusella, Ufficio Scolastico Territoriale di Padova

Ufficio stampa: Marianna Martinoni cell. 347 8329321 marianna_martinoni@yahoo.it

Segreteria Piccoli Punti: Lisa Vacca cell. 392 6890936 info@piccolipunti.it

Per maggiori informazioni www.piccolipunti.it oppure Pagina Facebook: associazione piccoli punti

Approfondimenti

Scopri cos’è il melanoma e quali sono le cause leggendo questo articolo ….

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Cos’è il melanoma e quali sono le cause?

Il melanoma è un tumore maligno della cute che ha origine dalla trasformazione maligna dei melanociti, cellule presenti nello strato più profondo dell’epidermide. Può originare nella cute, nelle mucose e nell’occhio. Nella maggior parte dei casi nasce su un nevo preesistente. E’ il tumore più aggressivo della pelle ed è caratterizzato da un’elevata mortalità.

melanoma

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Le cause

Le cause dell’insorgenza del melanoma non sono state ancora identificate, ma al suo sviluppo concorrono sicuramente fattori genetico-familiari e ambientali. Il più importante fattore di rischio causale per la popolazione di pelle bianca è la scottatura da eccessiva esposizione solare. La gran parte dei melanomi è correlata con l’esposizione intermittente alle radiazioni UV, soprattutto in età infantile.

Epidemiologia del melanoma

Negli ultimi dieci anni l’incidenza del melanoma, considerato fino a pochi anni fa una neoplasia rara, è cresciuta ad un ritmo superiore a qualsiasi altro tipo di tumore con un incremento di circa il 30%. L’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro ha stimato che ogni anno vi sono 160.000 nuove diagnosi di melanoma della pelle e di queste 62.000 avvengono nei paesi europei. Complessivamente, la mortalità risulta più alta negli uomini che nelle donne mentre l’incidenza è leggermente più alta tra la popolazione femminile rispetto a quella maschile.

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In Italia vengono diagnosticati 7.000 nuovi casi di melanoma ogni anno con circa 1.500 decessi. In Veneto il melanoma cutaneo ha un’incidenza di 15-17 nuovi casi per 100.000 abitanti/anno e rappresenta il 12° tumore ma, al di sotto dei 44 anni la sua frequenza relativa sale al 2° posto per la donna e al 3° per l’uomo.

Negli ultimi decenni si è assistito ad un aumento costante dell’incidenza del melanoma (circa il 5% l’anno).

Uno dei dati più preoccupanti è che il melanoma colpisce sempre più giovani, in particolare le donne. Il 25% dei nuovi casi oggi in Italia riguarda giovani al di sotto dei 30 anni, mentre dieci anni fa questa percentuale era intorno al 5%.

La sopravvivenza al melanoma maligno ha mostrato nel corso degli anni un costante miglioramento con una sopravvivenza globale a 5 anni dellʼ85% grazie alla maggiore attenzione posta al problema, alle campagne di sensibilizzazione, alle tecniche di diagnostica non invasiva e all’aumento delle diagnosi precoci.

Approfondimenti
Mercoledì 5 giugno l’Associazione Piccoli Punti onlus, dal 2006 impegnata nella lotta contro il melanoma, ha lanciato due campagne di prevenzione per insegnare ai bambini e agli adolescenti come prendere il sole in modo responsabile.
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Cosa fare in caso di febbre nel bambino

La febbre si rileva quando si verifica un aumento della temperatura corporea ma, soprattutto nei bambini, questo aumento di temperatura, si può verificare anche solamente dopo aver bevuto delle bevande molto calde oppure dopo aver effettuato uno sforzo fisico quindi è bene controllare varie volte la temperatura prima di procedere con i vari rimedi.

febbre bambino
[sws_related_postleft showpost=”3″] [/sws_related_postleft] Per misurare la temperatura occorre un termometro prismatico oppure uno digitale (quello frontale non è preciso) e, di norma, la temperatura non va mai misurata appena il bambino si alza dal letto dato che potrebbe risultare più alta, quindi aspettate una mezz’ora e poi provvedete alla misurazione.
Nei bambini molto piccoli (in genere fino ai due anni) la temperatura si misura via rettale quindi, se avete il termometro prismatico, fate scendere la temperatura della colonnina sotto i 35 gradi e poi procedete alla misurazione stendendo il bambino sul fasciatoio a pancia in su, afferrategli le caviglie ed alzategli le gambe, con l’altra mano prendete il termometro ed infilatelo delicatamente nell’ano del bambino (prima di introdurre il termometro bagnate la punta nella vasellina o nell’olio in modo da farlo scivolare più facilmente ed introducete solo il bulbo del termometro), aspettate due minuti stringendo le natiche del bambino e poi controllate la temperatura.
Quando nel bambino piccolo è presente la diarrea e quando il bambino ha più di due anni la temperatura si misura via ascellare quindi spogliate il bambino ed asciugate l’ascella, posizionate il termometro a contatto con la pelle nella parte più alta dell’ascella, avvicinate il braccio del bambino al torace ed aspettate tre minuti (è consigliabile restare con il bambino mentre misura la temperatura per evitare che si muova e che il termometro non riesca a rilevare la temperatura giusta) infine controllate la temperatura segnalata.
La temperatura corporea va controllate almeno tre volte al giorno prima di effettuare una diagnosi precisa.
Se la temperatura del bambino è alta dovete guardare anche altri segni per verificare come si sente dato che la febbre non è una vera e propria malattia ma solo una reazione che ha il corpo quando viene attaccato da virus e batteri quindi controllate il suo aspetto (se è pallido) e controllate il suo comportamento (se mangia, gioca, piange), inoltre ci sono alcuni segni che si verificano dopo il primo giorno come la tosse, la diarrea, la difficoltà a respirare, vomito ed il dolore alle orecchie.[sws_related_postright showpost=”2″] [/sws_related_postright]
Quando il bambino ha la febbre non è necessario portarlo subito dal pediatra ma aspettate prima che siano passate almeno 24/48 ore in modo che la diagnosi sia precisa ma, se il vostro bambino ha meno di tre mesi, se piange di continuo, se ha le convulsioni, se la temperatura è superiore ai 40 gradi e se presenta forti dolori è preferibile consultare subito un dottore.
In caso di febbre del bambino occorre tenerlo in un ambiente fresco e non coprirlo eccessivamente, fategli bere molta acqua o bevande poco zuccherate e non forzatelo a mangiare.
Se la febbre supera i 39 gradi potete effettuare della spugnature, sulla fronte e nell’inguine, con acqua tiepida e potete somministrargli dei farmaci per abbassare la temperatura corporea (tipo il paracentamolo).
I farmaci non vanno mai somministrati se la temperatura corporea non supera i 38 gradi (fanno eccezione solo i bambini che hanno presentato delle convulsioni), in ogni caso consultate il pediatra per le dosi da somministrare. [author] [sws_related_post]

Quinta malattia: come affrontarla

La quinta malattia è più conosciuta in ambito medico come infezione da parvovirus B19. Essa colpisce di solito bambini e ragazzi di età compresa tra i 5 e i 15 anni che la superano, salvo problematiche antecedenti l’infezione, senza nessuna complicazione.
quinta-malattia[sws_related_postleft showpost=”3″] [/sws_related_postleft] I sintomi da quinta malattia si manifestano dopo qualche giorno dall’infezione e potrebbero, in un primo momento, apparire come semplice influenza, con lieve febbre, mal di gola, naso che cola, dolori muscolari e articolari. E’ più facile diagnosticare la malattia solo dopo la comparsa dei sintomi più evidenti che riguardano macchie di colore rosso acceso che si presentano in primis sul viso, estendendosi successivamente al tronco e agli arti, fino ad arrivare a coinvolgere la pianta del piede.
L’eritema virale in questione è molto contagioso soprattutto nelle prime fasi, quando ancora è difficile riconoscerlo, e non lo è quasi per nulla quando iniziano a manifestarsi le macchie cutanee.
In genere nei soggetti di età minore non si hanno grosse problematiche mentre nei soggetti un pò più grandi può esserci anche la comparsa di dolore, prurito e bruciore in prossimità dell’eritema.

Cosa fare…

La prima cosa da fare, alquanto scontata, è portare il bambino o il ragazzo dal proprio pediatra che prescriverà certamente delle analisi per valutare la presenza o meno della malattia.
In realtà non esistono delle cure vere e proprie per questo virus, ne tantomeno un vaccino per prevenirlo.
L’unica cosa che si può fare, anche a casa, è cercare di lenire i sintomi ed evitare di renderli ancora più evidenti.
Prima di tutto bisogna evitare il contatto diretto con i raggi solari nel momento in cui l’eritema si sta manifestando; è bene evitare anche l’attività fisica o qualunque attività che possa indebolire ulteriormente il sistema immunitario. Decisamente è utile, invece, cercare di rinforzarlo seguendo una buona e corretta alimentazione. L’apporto di fibre, carboidrati ma soprattutto proteine e vitamine deve essere costante.
Un modo per lenire i fastidi è quello di assumere all’occorrenza del paracetamolo che sarà efficace sia per la febbre che per gli eventuali dolori.[sws_related_postright showpost=”2″] [/sws_related_postright]
La pelle può essere trattata esternamente con creme o talchi che diano al piccolo paziente la sensazione di freschezza. In particolare può essere utile la crema alla calendula o il talco mentolato, usato spesso anche per rosolia e malattie analoghe.
L’ultimo consiglio è mirato ad evitare i contagi, soprattutto in ambito familiare, lavando bene le mani e seguendo una buona igiene della casa. [author] [sws_related_post]