L’amalgama è un tipo di otturazione dentale di colore argento ampiamente diffusa e caratterizzata dalla presenza di metalli e da una forte componente di mercurio, una delle sostanze più tossiche esistenti, che può essere causa di intossicazione.
In Italia l’uso di questo genere di otturazione è sconsigliato solo per alcune categorie di persone (come le donne in dolce attesa e i bambini), mentre altri stati europei ne hanno bandito l’uso.
Il mercurio presente nell’amalgama evapora lentamente con la frizione dovuta alla masticazione, quando vengono ingerite bibite calde, oppure si mangiano alimenti salati o acidi, o ancora in presenza di alcune particolari condizioni.
Rimuovere questi metalli dai nostri denti rappresenta una scelta conveniente per la salute, ma al tempo stesso ha una valenza estetica, dal momento che le nuove otturazioni sono di colore bianco, che si uniforma al colore naturale del dente, e realizzate con un materiale biocompatibile e inerte, innocuo per la salute.
Fondamentale è che la rimozione venga eseguita in maniera protetta, da specialisti e accertandosi sempre che avvenga in sicurezza, seguendo un protocollo che permetta al paziente, al medico e agli assistenti di poter procedere con la massima sicurezza e smaltire l’amalgama come rifiuto speciale.
E’ quindi importante stare attenti a questi semplici accorgimenti per poterci affidare a professionisti seri:
– il dentista deve isolare il dente otturato con una diga di gomma;
– coprire il volto e gli occhi del paziente e dotarlo di un camice e una cuffia monouso, come quelli che devono indossare gli operatori;
– per impedire ai vapori di mercurio di entrare nelle vie respiratorie, gli operatori dovranno indossare delle mascherine dotate di un filtro apposito;
– anche il paziente dovrà avere la possibilità di respirare aria pulita grazie a un aspiratore studiato appositamente che elimina ogni residuo dall’aria dello studio dove si esegue il procedimento.
L’amalgama viene rimossa dalla sede dove è incastrata con l’uso di abbondante acqua, senza ridurla in polvere e senza scaldarla eccessivamente, si utilizzano gli strumenti idonei per creare uno spazio che permetta all’amalgama di essere estratta dalla sede dove era incuneata senza rompersi, anche se questo comporta il sacrificio di una parte di smalto.
Nel caso sia necessario rimuovere più otturazioni, è opportuno eseguire accurate analisi prima di procedere, rimuovere un’amalgama per volta a cominciare da quella maggiormente reattiva e rimuovere le successive a distanza di alcune settimane, con una cadenza che va valautata caso per caso, per assicurarsi che i metalli pesanti presenti in feci e urine sano tornati alle condizioni normali prima di procedere con un’ulteriore rimozione e valutare le condizioni del paziente.
L’operatore, sulla base della sua esperienza e dello stato di salute del paziente, eseguità dei test diagnostici e valuterà la somministrazione di una terapia per bocca o, in alcuni casi, per endovena, che il paziente dovrà seguire nelle settimane immediatamente precedenti e successive alla rimozione dell’amalgama.