Grande soddisfazione per i dati relativi alle operazioni per cataratta in Europa. Esaminando gli esiti degli interventi su quasi 370 mila pazienti, i chirurghi non possono che dichiararsi contenti per aver migliorato l’acuità visiva a più del novanta per cento di essi.
Sono stati recentemente pubblicati gli interessanti dati della European Society of Cataract & Refractive Surgeons raccolti nel suo Registro, che misura la qualità degli esiti della chirurgia refrattiva oculare. In questo registro convergono i dati provenienti da quindici Paesi europei; la procedura di inserimento nel database è duplice. Possono essere i chirurghi stessi ad inserire mano a mano i dati, oppure questi ultimi vengono aggiunti in automatico con un trasferimento dai registri delle singole nazioni. Il numero di maggio del Journal of Cataract & Refractive Surgery ha riportato, appunto, le cifre relative a 368.256 interventi, su cittadini di differenti età e genere.
Analizzando quanto pubblicato, si evidenziano chiaramente gli ottimi esiti dell’intervento a livello generale. Ben il 61,3% dei pazienti ha raggiunto un’acuità visiva di 10/10 e solo una percentuale attorno a 1,7% ha peggiorato la propria vista, contro ben un 92,6% che l’ha migliorata. Va detto che le persone che hanno registrato il peggioramento partivano da una situazione di buona acuità visiva.
Una fascia di età molto vasta, tra i 40 e i 74 anni, ha mostrato i risultati migliori; stesso vantaggio per gli uomini rispetto alle donne.
Se età e sesso hanno avuto un’influenza sui risultati visivi, le più decise conseguenze negative postintervento in termini di funzionalità della vista si sono determinate a causa di comorbilità oculari, insieme a complicanze chirurgiche.
Infatti, chi aveva subito un precedente intervento di vitrectomia, oppure manifestava opacità corneali o, infine, era stato indicato come portatore di una cataratta nigra, ha dato I principali problemi dal punto di vista del recupero visivo. Oltre a queste situazioni di comorbilità, si sono registrate complicanze chirurgiche per le quali va però affermato che talvolta si sono manifestate in seguito ad interventi che presentavano comunque una percentuale alta di rischio.
L’esperienza e la preparazione che i chirurghi oculari hanno ormai accumulato negli ultimi anni in Europa spinge ad affermare che sempre più saranno scongiurati questi eventi di complicanze da intervento.
Per chi volesse consultare attentamente il testo, il titolo del lavoro pubblicato è: “Visual outcome of cataract surgery; Study from the European Registry of Quality Outcomes for Cataract and Refractive Surgery”.
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