Calo obesità infantile ma situazione ancora grave

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A seguito della fotografia scattata dal sistema di sorveglianza “OKkio alla salute”, l’ Italia, è ancora protagonista dei primi posti europei, per quanto concerne la tematica dell’eccesso ponderale infantile.
All’esordio della sua terza edizione, la suddetta indagine, indica un eccesso di peso nel 32,3% dei bambini di età compresa fra gli otto e i nove anni. La situazione è in calo del 2,9% rispetto ai dati del 2008/2009, ma resta ancora grave e latente.

obesita

[sws_related_postleft showpost=”3″] [/sws_related_postleft]Tali dati, sono il risultato di una rilevazione che ha avuto come protagonisti 46.492 allievi che frequentanto la classe terza della scuola primaria. I dati sono sensibilmente diminuti. Oggi la percentuale dei bambini in sovrappeso è del 22,1% (rispetto al 23,2% dell’anno 2008), mentre la percentuale di quelli obesi è del 10,2% (rispetto al 12% del 2008). Le percentuali maggiori hanno avuto riscontri effettivi e sostanziali nelle regioni del centro sud dello Stivale.
Il punto nodale attiene, ovviamente, all’alimentazione. Anzi, oggi, dovrebbe parlarsi di un mancato insegnamento ad una corretta alimentazione, che racchiude tutti pasti: dalla colazione alla cena.
Il 31% dei bambini fa una colazione totalmente sbilanciata, mentre il 9%, addirittura salta questo pasto essenziale, che serve ad iniziare con la dovuta carica, la nuova giornata. La restante parte di percentuale è rappresentata dai bambini che, ogni mattina, praticano come stile di vita alimentare ben consolidato, un’abbondante colazione.
Il tutto è accompagnato dall’uso promiscuo e contemporaneo di bevande gassate e zuccherate. Inoltre, buona parte dei genitori dichiara consapevolmente che i propri figli non mangiano costantemente frutta e verdura.

Un ulteriore concausa dell’obesità e del sovrappeso è data dalla sedentarietà quotidiana.
E’ notevolmente scesa la percentuale dei piccoli che praticano sport almeno un’ora alla settimana.
Oggi la percentuale è del 16%, a fronte del 25% della rilevazione precedente. In sostituzione delle palestre, delle piscine e dei campi, ci sono i videogiochi. Molti bambini vi dedicano ben due ore della loro giornata.

[sws_related_postright showpost=”2″] [/sws_related_postright] La sedentarietà aumenta sempre più sotto l’occhio vigile, ma spesso non cosciente, dei genitori. Questi ultimi, infatti, non sono a conoscenza dell’alta percentuale di evoluzione di malattie degenerative. Moltre madri, non si rendono neanche conto, che il proprio figlio ha un peso maggiore, rispetto all’età e all’altezza che possiede.
Lo sport è molto importante per una sana e correta crescita; ma richiede anche dei costi, spesso mensili, da parte delle famiglie.

Il problema, senza ombra di dubbio, sussiste. La soluzione consiste nella prevenzione del fattore “diseguaglianza sociale”, con annessi costi. Ma, la vera risposta proviene dalla politica di monitoraggio, adottata dal settore della sanità pubblica. Si vigila sul modus vivendi dei bambini, e si interviene (in collaborazione di esperti e operatori pubblici) laddove è d’uopo dare informazioni e attuare piani mirati.

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