Meno allergici agli antibiotici

PillsL’ipersensibilità alla penicillina comporta la prescrizione di antibiotici spesso meno efficaci e più costosi.Una ricerca effettuata in Florida della Mayo Clinic di Jacksonville dimostrerebbe che la percentuale di persone allergiche alla penicillina è inferiore a quanto le persone stesse dichiarino. È stato esaminato, attraverso un test sulla pelle, un campione di 384 soggetti dichiaratosi allergico prima di sottoporsi a un’operazione chirurgica. Solo il 6% dei casi ha confermato l’ipersensibilità. Il restante 94% o non ha sofferto di allergia oppure l’ipersensibilità è passata.

Operazione dei Nas e Ministero della Salute

carabinieri-nasI controlli richiesti dal Ministro della Salute ed effettuati dai Nas, in due settimane hanno portato al sequestro di 350 tonnellate di alimenti, sanzioni pari a un milione di euro e alla chiusura di 71 esercizi in tutta la penisola. Più di 2000 le attività controllate, di cui il 50% circa non completamente in regola: alimenti senza provenienza certificata o scaduti, condizioni igieniche non sufficienti, locali non idonei.

Male all’osso sacro e al coccige

coccigeCosa sono l’osso sacro e il coccige
L’osso sacro e il coccige sono due ossa poste alla base della colonna vertebrale e formate dalla fusione di abbozzi di vertebre, dette appunto vertebre false.

Dolore al coccige
Il dolore al coccige, conosciuto anche come coccigodinia, è una patologia diffusa specialmente tra la popolazione femminile.

Cause della coccigodinia
Le cause della coccigodinia o del dolore al coccige sono varie.
Una delle cause più comuni è di origine osteoarticolare, dovuta microtraumi o microlussazioni lombari per posture non corrette o incidenti di vario tipo.
Un’altra causa, ovviamente solo per le donne, può essere un trauma sofferto durante il parto.
Il dolore al coccige è anche presente nella sintomatologia di altre patologie a carico della stessa regione corporea, come cistite, cisti sacro-coccigee, emorroidi, ragadi, tumore del colon-retto, tumore alla prostata. Queste neoplasie sono prevalentemente a carico della popolazione maschile.
La coccigodinia manifesta la tendenza a diventare cronica in tempi piuttosto brevi. Essendo il coggige sollecitato nella posizione seduta, ciò ostacola molte attività e rende problematica la routine quotidiana: stare a tavole, guidare, lavorare alla scrivania.

Rimedi
In alcuni casi, quando la manifestazione non è troppo intensa, si può alleviare il dolore utilizzando specifici cuscini da mettere sulla seduta ma rivolgersi al medico ed effettuare una radiografia consente una diagnosi accurata. Altre abitudini abitudini possono portare giovamento, come non stare troppe ore seduti e aiutarsi con le gambe nei piegamenti. L’utilizzo del ghiaccio è indicato quando il dolore è causato da un trauma recente, in seguito si può trarre sollievo anche da docce calde. Sono da evitare l’equitazione e tutte quelle attività che sollecitano la zona in questione.
In caso di ricorso alla farmacologia, si utilizzano antinfiammatori e miorilassanti. Si può intervenire anche con la fisioterapia e, nei casi più seri e cronici, chirurgicamente, con la rimozione del coccige.

Nuovo alt a Stamina

Il Ministero della Salute, dopo le valutazioni del secondo comitato scientifico, non autorizza la sperimentazione del metodo Stamina. I punti critici riguardano l’efficacia del trattamento e la sicurezza del paziente. Vannoni annuncia un nuovo ricorso al Tar: il comitato scientifico non avrebbe preso in considerazione i dati clinici in possesso degli Spedali Civili di Brescia e di Stamina.

Sull’ebola l’OMS accusa l’industria farmaceutica

OMSL’OMS, Organizzazione Mondiale della Sanità, accusa le aziende farmaceutiche per non aver investito nella ricerca di un vaccino in tempi non sospetti. Il virus dell’ebola è infatti stato scoperto nel 1976, molto prima di diventare un’emergenza sanitaria. Questo quanto affermato dal segretario nazionale dell’OMS, Margaret Chen: l’industria farmaceutica ha investito massicciamente solo quando l’Ebola è diventata una minaccia per i paesi ricchi.
Intanto da Madrid arriva la notizia della dimissione dall’ospedale di Teresa Romero, infermiera contagiata in Spagna dopo aver assistito due missionari rientrati dall’Africa, ora guarita.

Male al cuoio capelluto

male_al_cuoio_capellutoCos’è il cuoio capelluto
Il cuoio capelluto si trova sotto i capelli e si compone di cute, sottocute e muscolo epicranico. In esso si trovano ghiandole di due tipi: sebacee e sudoripare.

Cause di prurito e dolore al cuoio capelluto

Possono essere molteplici. Elenchiamo le più comuni.
– Forfora: consiste nella desquamazione del cuoio capelluto. Può essere di 2 tipi, grassa o secca. Nel primo caso la forfora rimane attaccata ai capelli e quando si presenta per lungo tempo, con prurito, può favorire la perdita di capelli. Nel secondo caso, la forfora è dovuta a disidratazione, le squame cadono, il prurito non è eccessivo e non è associata a perdita d capelli.
– Asteatosi o cute secca: simile alla forfora secca, si tratta sempre di un problema idrolipidico.
– Seborrea: dovuta a eccessiva abbondanza di sebo, che impedisce la corretta respirazione del cuoio capelluto. Si associa a prurito, dolore localizzato, talvolta a alopecia seborroica.
– Dermatite seborroica: dovuta a eccessiva produzione di sebo o al suo degrado. Si manifesta con eczema che infiamma la cute inducendo prurito e tendenza a grattarsi il cuoio capelluto.
– Follicolite: infiammazione dei follicoli, dovuta a eccessiva frizione del cuoio capelluto. È favorita da una condizione di eccesso di sebo. A causa del prurito e della conseguente abitudine di grattarsi, può portare alla perdita di capelli.
– Psoriasi: di origine ereditaria, questa malattia tende a non causare prurito ma provoca irritazione della cute accompagnata dal manifestarsi di placche e squame chiare.
– Tigna: è causata da un fungo, produce eritemi a chiazze, con forte prurito e dolore al cuoio capelluto
– Tricodinia: sensazione dolorosa a carico del cuoio capelluto, con aumento di intensità quando si spazzolano o accarezzano i capelli. A volte è accompagnata da prurito o formicolio, con manifestazioni croniche o periodiche, ed è causata da fattori solitamente innocui o non riconoscibili (allodinie). Dal punto di vista chimico, l’Infiammazione è dovuta all’attivazione dei nociricettori che rilasciano il neurotrasmettitore del dolore, con abbassamento appunto della soglia del dolore. La tricodinia sembra associata a stress e ansia.
– Infiammazione dei muscoli erettori dei capelli, quando vengono costretti a lungo in acconciature o situazioni innaturali.
– Bruxismo: il digrignare i denti nel sonno può portare a infiammazione della della cute a livello neuromuscolare.

Cosa fare in caso di prurito e dolore al cuoio capelluto
Un’alimentazione sana, ricca di vitamine e minerali, può aiutare a mantenere il cuoio capelluto in salute. Anche l’attenzione all’igiene e ai prodotti utilizzati è importante. In caso di problemi prolungati, si consiglia la visita da un dermatologo.

Male alle gambe

male_alle_gambeGonfiore alle gambe
Il gonfiore alle gambe è molto diffuso, specialmente tra le donne. Spesso viene associato a abitudini di vita sedentarie, come passare molto tempo seduti, o stare molto tempo ferme in piedi: in entrambi i casi la circolazione sanguigna ne risente.

Dolore alle gambe
Se, oltre al normale gonfiore, si avverte anche dolore e pesantezza degli arti inferiori, allora conviene rivolgersi al medico. Le cause possono essere diverse per cui è necessario conoscere la sintomatologia del dolore (quando si presenta, dove, come, con che intensità), lo stato di salute globale, se si utilizzano farmaci che possano avere una correlazione (cortisonici, diuretici, anticoncezionali…)

Cause
Le cause possono essere varie. Tralasciando traumi, fratture, contusioni, per cui il rapporto causa-effetto è evidente, in caso di dolore alle gambe generalizzato si può trattare di:
– problemi di circolazione come arteriopatia periferica (sintomi: dolore a camminare e piedi freddi; se il dolore permane anche in riposo, si consiglia di ricorrere al più presto ad un controllo medico), vene varicose (sintomi: gambe gonfie e dolenti, prurito, ipertermia); trombosi (sintomi: in genere a carico di un arto solo che si presenta gonfio e caldo; in tale situazione si consiglia una visita medica urgente);
– sciatica, causata dalla compressione del nervo sciatico (sintomi: il dolore parte dalla schiena e si estende alla gamba);
– problemi osteo-articolari (sintomi generamente a carico di una parte specifica, articolazione rigida);
– sclerosi multipla (sintomo e segnale premonitore).

Prevenire il gonfiore e il dolore alle gambe

Se il dolore è legato a problemi circolatori, è consigliabile fare del movimento, come lunghe passeggiate o nuoto, mantenere un peso adeguato, evitare i cibi grassi e eccessivamente ricchi di sale, fare massaggi drenanti.

Dolore alle gambe di notte
Esiste un disturbo del sonno tipicamente femminile chiamato “Sindrome delle gambe senza riposo”. Si manifesta con il bisogno incessante di muovere le gambe associato a dolore. Non è stata finora riscontrata una causa fisica e quindi non esiste una cura. Per attenuare la sensazione dolorosa, spesso è utile alzarsi e camminare un po’.

Dolore alle gambe nei bambini
Fino a dieci, dodici anni, i dolori alle gambe sono frequenti, specialmente durante la notte, occasionali e non necessitano di particolari terapie. Spesso si tratta di dolori muscolari legati alla crescita, di cui non si conosce ancora la causa specifica. In alcuni casi, si può invece trattare di Iperlassività Legamentosa Benigna che causa leggeri dolori osteoarticolari a fine giornata.

Dolore alle gambe e attività fisica: cosa fare
I dolori alle gambe legati all’attività sportiva sono:
– crampi muscolari: fermarsi e allungare i muscoli;
– tendiniti o lesioni: riposo, ghiaccio e antinfiammatori;
– distorsioni o fratture: riposo, ghiaccio, compressione, tutore, gesso;
– lesione muscolare: riposo, ghiaccio, compressione, Tecar terapia, ultrasuoni;
– contrattura muscolare: massoterapia, stretching.

Nel 2020 ci si ammalerà di stress

Tommaso De Nicola, Direttore Vicario Prevenzione Inail, in un incontro alla Farnesina dedicato alla prevenzione e ai rischi psicosociali in ambito lavorativo, ha riportato le stime delll’Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro (Eu-Osha) secondo cui, appunto nel 2020, l’assenza dal lavoro o la malattia sarà dovuta principalmente allo stress. Il 50% dei lavoratori di intervistati in tutta Europa ha infatti dichiarato che lo stress è una condizione lavorativa normale. Un ruolo fondamentale giocano l’insicurezza, la precarietà, i fattori organizzativi e il carico di lavoro.

Registri Mortalità per siti inquinati

beatrice_lorenzinBeatrice Lorenzin, Ministro della Salute, ha annunciato a breve l’istituzione dei Registri di Mortalità per i siti inquinati. La dichiarazione è arrivata a seguito di un’interrogazione relativa al tasso di mortalità in un’area determinata in provincia di Ancona, nello specifico Falconara Marittima, dove è presente una raffineria Api.

Cos’è il ginocchio?

dolori-al-ginocchioIl ginocchio è un’articolazione, cioè una giuntura tra le ossa dello scheletro che consente una certa mobilità. Le articolazioni presenti nel corpo umane sono più di 200 e il ginocchio è la più grande e deve permettere una straordinaria varietà di movimenti, oltre a sostenere il peso del corpo: garantisce stabilità, mobilità e flessione.

Da cosa è formato il ginocchio?
È formato da struttura ossea (epifisi distale, epifisi prossimale e rotula), da un apparato capsula legamentoso con tessuti cartilaginei (capsula articolare, membrana sinoviale, due legamenti collaterali posti lateralmente, due legamenti crociati posti anteriormente e posteriormente, menisco mediale e laterale).

Dolore al ginocchio
Il dolore al ginocchio può essere causato da un trauma oppure presentarsi senza motivo apparente ed essere a carico di una delle parti che lo compongono. In questo caso si consiglia di non sottoporlo a sforzi, provare con la borsa del ghiaccio e rivolgersi al medico di base se il dolore persiste o è intenso. Se il dolore si manifesta come cronico, cioè continuo, è consigliabile rivolgersi all’ortopedico per una visita e per eventuali approfondimenti diagnostici (radiografia, TAC, ecografia), anche se fondamentale per la diagnosi è come si presenta il dolore nel soggetto, cioè la sintomatologia.

Cause del dolore al ginocchio
Le cause più frequenti sono la rottura causa trauma del menisco, la degenerazione del menisco in assenza di trauma, lesione dei legamenti per trauma, patologia della rotula con disallineamento, artrosi.

Terapie
A seconda delle causa, si può rafforzare la muscolatura per aumentare la stabilità dell’articolazione, procedere alla stabilizzazione chirurgica della rotula, intervenire in artroscopia sul menisco anche se, specie sopra 35 anni, spesso si preferisce lasciare spazio a una guarigione spontanea.
Altre interventi, non risolutivi ma lenitivi, sono la tecar-terapia, l’uso di antinfiammatori e infiltrazioni.
Le infiltrazioni comportano un basso ma esistente rischio di infezioni articolari e richiedono un medico esperto.