Male alle gambe

Il dolore agli arti inferiori è un malessere comune, diffuso molto tra le donne, soprattutto se conducono una vita molto statica e trascorrono diverse ore in una stessa posizione.

I sintomi possono essere davvero vari e vengono interpretati genericamente come senso di pesantezza alle gambe, quasi come se gli arti fossero anchilosati o di legno, senso di gonfiore, dolori muscolari e alle articolazioni. Le cause sono altrettanto varie e vanno dalle contratture agli stiramenti muscolari a stati influenzali, dalla ritenzione idrica allo stile di vita sedentario, ma possono essere anche patologie molto serie come artrite, trombosi, sciatica o disturbi del sonno.
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[sws_related_postleft showpost=”3″] [/sws_related_postleft] Vista la difficoltà di circoscrivere esattamente le sintomatologie e associarle a una causa specifica è bene, non appena i disturbi agli arti inferiori diventino ricorrenti, consultare il proprio medico per una visita e comprendere esattamente il proprio problema. Durante una visita, infatti, il medico potrà valutare se il gonfiore interessa entrambi gli arti o meno, se ci sono sbalzi nella temperatura del singolo arto o se il malessere è localizzato in alcuni punti specifici quali muscoli o articolazioni. Siccome molti farmaci di uso comune possono avere il male alle gambe come effetto collaterale è bene fornire al proprio medico uno storico dettagliato dei farmaci assunti in modo da avere un quadro ancora più chiaro della situazione. Una visita ed esami clinici potranno svelare l’esatta causa del mal di gambe e il medico potrà prescrivere la cura più adatta.

Ci sono però tanti rimedi possibili per il dolore saltuario e, in generale, per prendersi cura delle proprie gambe e prevenire problemi seri ai propri arti inferiori.

Prima di tutto è bene fare esercizio costante, camminare molto e magari fare anche un po’ di jogging. In ogni caso, è bene effettuare sempre una seduta di stretching prima e/o dopo l’attività fisica per allungare i tendini e prevenire stiramenti, strappi e contratture. All’esercizio bisognerebbe abbinare una dieta sana ed equilibrata, senza eccedere con il sale che favorisce la ritenzione idrica e affatica la circolazione. Molto indicato, per chi soffre di dolori alle gambe, è il consumo di noci, antinfiammatori naturali.

Preferire, almeno una volta a settimana, il bagno alla doccia e massaggiare le proprie gambe in acqua aiuta tantissimo la circolazione degli arti inferiori. Sotto la doccia, invece, sarebbe opportuno riservare un trattamento speciale alle gambe tenendole, ogni sera, sotto il getto d’acqua freddo per mantenere tonici tessuti e tono muscolare.

Le donne che hanno uno stile di vita sedentario potrebbero aiutare la circolazione con l’uso di collant contenitivi a compressione graduale e, questo vale per tutti, bere molta acqua per ridurre la ritenzione idrica che affatica tantissimo gli arti inferiori. In questo senso, utilizzare prodotti naturali che favoriscono la diuresi come ananas, tarassaco e papaia o che migliorano la circolazione come mirtillo, vite e ippocastano è assolutamente d’aiuto per tenere in forma le proprie gambe.[sws_related_postright showpost=”3″] [/sws_related_postright]

Per un effetto protettivo, invece, esistono diversi estratti naturali in grado di rendere più elastici i capillari e proteggere l’apparato circolatorio, come per esempio quello di Centella Asiatica, di Ginkgo Biloba e di Aesculus Hippocastanum.

Chi invece preferisce i massaggi può realizzare un preparato naturale lenitivo con 10g di canfora e 200g di olio di mostarda mescolati in una bottiglia di vetro. La bottiglia va poi tenuta al sole fino allo scioglimento della canfora. A questo punto il preparato è pronto per essere utilizzato per il massaggio. In alternativa, è possibile utilizzare l’olio di cocco.

Infine, chi soffre di dolori alle gambe dovrebbe ricordarsi di tenerle sempre un po’ rialzate quando si è seduti sul divano o stesi sul letto! [author] [sws_related_post]

Male al piede

Male al piede, è uno dei fastidi più comuni nella popolazione. Questa parte del corpo è formata da una serie di innumerevoli ossa, legamenti ed articolazioni il cui numero tradotto in maniera più semplice corrisponde 24 ossa che si intrecciano formando due archi. Le persone tendono a sottovalutare il problema in quanto lo considerano soltanto dovuto ad un’ eccessiva stanchezza, dato che passiamo quasi tutto il giorno in piedi. Il piede, soggetto a sopportare il peso a volte eccessivo, da origine ad una dolorosa infiammazione plantare che prende il nome di fascite in cui è raccomandato il calo ponderale ed il riposo. Infatti, sono numerosissime le patologie che possono provocare male al piede, escludendo quelle prettamente mediche come fratture e lussazioni. Inoltre il continuo dolore in una sede dell’arto, porta a camminare in maniera risentita ed anomala.
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[sws_related_postleft showpost=”3″] [/sws_related_postleft] La scienza medica ha messo nelle mani dei medici e dei podologi, strumenti diagnostici come TAC, ecografie per i 100 legamenti presenti, scintigrafie ossee che sono in grado di scovare la causa del male al piede. Le malattie che possono colpire sono tantissime, alcune derivate da errati stili di vita e disordini metabolici. Infatti devono essere banditi i tacchi alti, le scarpe strette, che con il tempo portano a microtraumi della struttura ossea. Inoltre non devono essere eccessivamente morbide da viziare il piede. Invece i disordini metabolici come il diabete, provocano dolore con unghie incarnite dove il sangue ristagna causando ulcerazioni, piaghe e bruciori continui. Questa malattia è anche detta neuropatia diabetica. Mentre le micosi o onicomicosi, sono un’affezione che provoca l’ingiallimento e la distruzione dell’unghia associato a dolore e sviluppo di batteri, prediligendo i soggetti con deficit immunitari, diabetici, frequentatori di piscine e palestre senza ciabatte. La proliferazione del fungo trova nell’ambiente umido il suo habitat ideale. Le cure consistono in una visita dermatologica, con prescrizione di creme antimicotiche, compresse e da una serie di norme igieniche come asciugare il piede perfettamente, anche con l’ausilio dell’ asciugacapelli.[sws_related_postright showpost=”3″] [/sws_related_postright]

Altre patologie che interessano ossa e legamenti sono principalmente di origine infiammatoria: artriti, fasciti plantari, sindrome di Haglund, spina calcaneare e lesioni traumatiche come fratture e distorsioni, dove è presente dolore acuto con interessamento dei legamenti e gonfiore. Per le fratture e distorsioni prima di recarsi ad un pronto soccorso, un impacco immediato di ghiaccio, tenuto non più di 20 minuti può allentare la morsa del dolore ed il gonfiore, come l’applicazione di creme a base di eparina, arnica montana e globuli omeopatici.

Il legamento maggiormente colpito dai traumi è il tendine d’Achille che non permette all’individuo di appoggiare il piede in terra provocando una sensazione di bruciore continuo. La terapia indicata può essere farmacologica ed a volte chirurgica. Un altra patologia molo frequente è l’artrite, che causa dolore, gonfiore ed infiammazione alle dita dei piedi, dove l’uso di antiinfiammatori e riposo, sono l’unica soluzione.

I rimedi per i piedi stanchi e stressati sono il riposo, che deve essere fatto su di un cuscino posizionato più alto della testa, per facilitare il drenaggio dei liquidi e l’afflusso del sangue al cuore ed i pediluvi a base di sale grosso e bicarbonato di sodio. [author] [sws_related_post]

Male ai denti

Il mal di denti è una patologia molto comune e altrettanto fastidiosa. Qualunque siano i motivi che lo scatenano, il mal di denti va considerato come la spia “che qualcosa nella bocca non va” e che dunque occorre richiedere al più presto l’intervento del dentista di fiducia. Le cause del mal di denti sono molteplici: vanno da quelle infettive, a quelle inerenti allo sviluppo dentale (è il caso ad esempio dei denti del giudizio, che spesso nascendo provocano dolore).

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Le cause del mal di denti si distinguono inoltre per un maggiore o minore grado di gravità.
Le più comuni sono le carie, che a seconda della gravità richiedono interventi di otturazione o di devitalizzazione. Vi sono poi gli ascessi, le cisti dentali, le gengiviti di media o grave entità, la rottura di un dente e il bruxismo (disturbo derivante da un forte stato di stress).
L’intervento del dentista è fondamentale soprattutto quando la causa del mal di denti è infettiva, poiché i tessuti della bocca non si rigenerano autonomamente e per guarire necessitano di un intervento esterno.
Non curato, il dolore può aumentare fino alle estreme conseguenze, che nei casi più gravi potrebbero consistere nell’estrazione del dente. Gli analgesici e gli antidolorifici, molto usati in caso di mal di denti, tamponano momentaneamente il dolore ma non risolvono il problema che è alla base.
Tuttavia, in attesa dell’intervento del dentista, è opportuno ricorrere a medicinali che tengano a bada il dolore.
È molto importante tener presente però che questi farmaci non curano, ma si limitano a tamponare il dolore.
È importante lavare accuratamente i denti con acqua tiepida, né troppo fredda né troppo calda poiché i denti risentono delle temperature estreme; anche il dentifricio deve essere adatto alla particolare situazione di fastidio, non aggressivo, quindi non abrasivo né sbiancante.[sws_related_postright showpost=”2″] [/sws_related_postright]
Occorre limitare il consumo di gomme da masticare e utilizzare spazzolini dalle setole morbide, sospendendo per un po’ l’utilizzo di quelli elettrici o dalle setole troppo dure. Si dovrebbero inoltre evitare alimenti troppo caldi o troppo freddi, ricorrendo impacchi di ghiaccio qualora il dolore dovesse aumentare d’intensità fino a divenire insopportabile. Consultando il medico, in questi casi si può stendere sulla gengiva interessata una crema contenente lidocaina, un principio attivo anestetizzante per uso topico, dunque più efficace delle comuni pillole antidolorifiche.

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Male al ginocchio

La gonalgia (dolore all’articolazione del ginocchio) è un disturbo frequente e può ricoprire trasversalmente diverse fasce di età. Può essere caratterizzata da una sintomatologia lieve fino ad arrivare a quadri clinici invalidanti in base alle cause che ne hanno causato l’insorgenza; le terapie atte a risolvere questo problema fisico sono sia farmacologiche (in genere con anti-infiammatori) che fisioterapiche ed entrambe recuperano la funzionalità articolare con altissime percentuali di successo, evitando così di sottovalutare il problema ed incorrere successivamente alla necessità dell’intervento chirurgico artroscopico.
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[sws_related_postleft showpost=”3″] [/sws_related_postleft] Cause
Trattandosi di un’articolazione molto usata in ogni nostro gesto quotidiano è facile incorrere in piccoli traumi o distorsioni che ne causino un momentaneo e non grave stato infiammatorio, ma è anche possibile subire infortuni più gravi in ambito sportivo, lavorativo o semplicemente per una fatalità nella nostra comune routine di attività.
Le cause di tale disturbo possono essere svariati ma nella maggior parte sono da far risalire ad un movimento traumatico per l’articolazione anche se può capitare di avvertire un dolore costante senza percepire alcun gonfiore della parte; in questo particolare caso potrebbe trattarsi di una forma degenerativa di osteoartrite, patologia per lo più presente nei soggetti di età avanzata e che deteriora progressivamente la cartilagine protettiva dell’articolazione stessa.
Si possono però anche presentare blandi stiramenti o vere e proprie lacerazioni ai legamenti del ginocchio (anteriore, posteriore o collaterale) oppure degenerazioni della cartilagine meniscale o rotulea (condropatia), patologia forse tra le più frequenti negli sportivi sia a livello amatoriale che professionistico.
Si possono presentare in seguito a traumi anche una lussazione della rotula oppure una tendinite del grande tendine che collega la tibia alla patella (sinonimo di rotula) inoltre, una attività lavorativa che induce a frequenti e continuati piegamenti può anche predisporre un soggetto ad una borsite e cioè ad uno stato infiammatorio delle sacche sierose del ginocchio.
In una società in cui si tende alla sovra-alimentazione non bisogna sottovalutare anche l’impatto negativo che l’obesità ha su tutto il sistema osteo-articolare.

Sintomi
Il quadro sintomatologico caratteristico di uno stato infiammatorio di natura traumatica è caratterizzato dal gonfiore e dalla dolorabilità nel piegamento della gamba mentre vi possono essere situazioni con assenza di gonfiore ma sensazione dolorosa persistente quali possono essere le diverse forme artrosiche dell’articolazione del ginocchio. Nel caso di problematiche del menisco non si devono sottovalutare eventi apparentemente innocui come il cedimento del ginocchio mentre si fanno le scale. La rottura di uno dei legamenti causa invece, oltre al forte dolore ed al gonfiore, una mobilità inusuale dell’articolazione.
Con la borsite (ginocchio della lavandaia) la parte è tumefatta ed infiammata, causando fastidio al piegamento, mentre in caso di tendinopatie della rotula si percepisce maggiore fastidio al ginocchio durante la corsa oppure nell’atto di saltare un ostacolo.
In tutti i casi è bene non sottovalutare la propria sintomatologia e chiedere sempre consiglio al medico di base che saprà indirizzare alle visite specialistiche più opportune.[sws_related_postright showpost=”3″] [/sws_related_postright]

Terapie
Nelle forme minori di traumi e contusioni possono essere sufficienti i classici rimedi casalinghi e naturali quali impacchi di ghiaccio e creme di arnica montana per sollevare la parte dolorante. Nei casi di forme degenerative cartilaginee si sono rivelati molto utili gli integratori a base di vitamina C combinata con condroitina e glucosamina, atte a ricostituire il tessuto danneggiato.
Nelle forme infiammatorie acute o croniche si tende generalmente a prescrivere anti-infiammatori non steroidei (FANS) ed a dirigere il paziente verso il terapista fisioterapico. Forme irrecuperabili di patologia articolare sono invece indirizzate verso il trattamento chirurgico. [author] [sws_related_post]