Analisi sull’aspartame: non è dannoso per l’uomo

Quando si parla di aspartame, si parla di un edulcorante, nonchè di un esaltatore di sapidità, con un potere dolcificante ben 200 volte superiore del saccarosio pur apportando lo stesso numero di calorie.

aspartame
Come molte delle scoperte scientifiche, anche questa ha avuto origine in modo casuale. Nei primi anni ’70 del secolo scorso, il dottor Jim Schlatter della G.D. Searle Company studiava nuovi trattamenti per combattere le ulcere gastriche. Qualche goccia del composto di amminoacidi su cui lavorava gli cadde sul dorso della mano, che non lavò. Portandosi la mano senza pensarci alle labbra, si accorse dell’incredibile dolcezza di quel composto, così nacque l’aspartame.
Esistono varie e discordi opinioni sull’effetto nocivo che questo dolcificante può avere per l’organismo umano.
A metter un punto chiaro e preciso a questa eterna diatriba ci ha pensato l’Efsa, l’Autorità europea per la sicurezza alimentare. A seguito dell’attento e meticoloso studio di due esperimenti scientifici svolti nel 2010, che seguono quelli del 2006 e 2009, proprio per accertare la pericolosità di questi edulcoranti artificiali, l’Efsa ha dichiarato che per quanto riguarda la sua presunta dannosità per la salute umana non sono state riscontrate chiare evidenze scientifiche.
Il primo di questi esperimenti è stato eseguito in Italia ed è consistito nello studiare eventuali effetti cancerogeni su topi ai quali è stato somministrato aspartame.
Il secondo ha avuto luogo in Danimarca ed aveva come obiettivo quello di analizzare quale relazione corresse tra l’assunzione di bibite analcoliche addolcite con aspartame, ed i casi di parto prematuro.
A parere dell’Efsa questi due studi non hanno apportato nessun nuovo elemento valido che possa indurre a modificare le precedenti conclusioni prese in merito su questo dolcificante. Infatti l’Unione europea non considera dannoso l’aspartame autorizzandone il consumo.
L’Autorità europea per la sicurezza alimentare ha dichiarato che comunque continuerà a supervisionare tutti gli studi che cercheranno di accertare la pericolosità o meno dell’aspartame, ma finchè questo non verrà dimostrato scientificamente, il suo uso e consumo continuerà ad essere autorizzato senza particolari restrizioni.
Entro il 2020, infatti, l’Efsa sarà tenuta a valutare di nuovo, e partendo da zero, tutti quei additivi alimentari che l’Unione europea ha autorizzato all’uso prima del 20 Gennaio 2009. Questi lunghi tempi, spiega l’Efsa, sono dovuti alla grossa mole di lavoro che questa operazione prevede, e per quanto riguarda l’aspartame non si avrà una risposta a breve in quanto gli ultimi studi validi sono stati resi pubblici di recente nel 2011.
La stessa Efsa ha indetto una consultazione pubblica online per il Maggio 2013 con lo scopo di raccogliere il maggior numero di testimonianze scientifiche da integrare nei loro studi.

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