È di pochi giorni fa la notizia che l’FDA (Food and Drug Administration), commissione di controllo negli Stati Uniti, ha approvato l’uso della protesi retinica Argus II creata dalla Second Sight Medical Products. Stando alle notizie diffuse dall’azienda stessa la protesi dovrebbe essere disponibile per il mercato americano già da fine anno.
[sws_related_postleft showpost=”3″] [/sws_related_postleft] Questa apparecchiatura serve per intervenire su pazienti affetti da retinite pigmentosa in stadio avanzato. Nella pratica la retina riceve le immagini di una piccola telecamera esterna attraverso l’impianto di alcuni elettrodi e l’uso di particolari occhiali.
Quindi la telecamera rileva le immagini, le invia al processore e poi agli elettrodi in modo che le cellule della retina siano stimolate al lavoro e alla visualizzazione delle immagini.
La protesi retinica non è in grado di proiettare l’immagine nella sua interezza, ma pare che l’uso di questo dispositivo aiuti a recuperare, in parte, la funzionalità visiva.
Al momento Argus II è stato approvato come “dispositivo di uso umanitario”, cioè destinato a curare meno di 4 mila persone negli Usa, una sorta di approvazione limitata. Verrà testato su pazienti con piu di 25 anni e affetti da retinite pigmentosa in fase avanzata, con minima percezioni di luci ed ombre, ma con piena funzionalità dello strato interno retinico.
Argus II potrebbe diventare, in futuro, l’occhio bionico per chi è affetto da cecità perchè va a ripristinare la funzionalità della retina compromessa. La retinite pigmentosa avanzata è una malattia rara, genetica, che danneggia le cellule sensibili alla luce e che con il passare del tempo degenerano progressivamente fino anche alla cecità.
In una situazione normale, le cellule sensibili alla luce trasformano i fasci luminosi in impulsi elettrici e li inviano al cervello attraverso il nervo ottico, in modo che venga creata l’immagine correttamente. Questa nuova protesi vuole ricostruire questi passaggi ove interrotti dal malfunzionamento della membrana dell’occhio.[sws_related_postright showpost=”3″] [/sws_related_postright]
L’Argus II è conforme alle normative europee (CE) e aveva già ricevuto l’approvazione dell’Ophtahalmic Devices Advisory Panel, inoltre era stato oggetto di esperimenti su pazienti messicani ed ora sarà perfezionato grazie all’appoggio dell’FDA.
La casa produttrice del dispositivo oftalmico ha dovuto dimostrare con certezza che il vantaggio di questo intervento chirurgico supera, comunque, il disagio e il peso della malattia. Inoltre, ha dovuto provare che al momento non esiste niente in grado di trattare o migliorare la patologia come l’Argus II. [author] [sws_related_post]