I dolori a basso ventre sono comuni e ad esserne colpita è soprattutto la sfera femminile. E’ difficile evidenziare una causa principale poiché il sintomo può interessare differenti organi.
Le infezioni urinarie provocano dolori al basso ventre. Si percepisce un forte bruciore quando si libera l’urina e una persistente necessità di svuotare la vescica (cistite). Se si avverte anche dolore al rene si tratta di calcoli renali. L’urinocoltura serve a identificare il batterio responsabile della cistite che viene debellato con un antibiotico selettivo. Per i calcoli il percorso è più astruso, e a volte è richiesto l’intervento chirurgico. Contro le infezioni urinarie la natura risponde con il decotto di uva ursina, che agisce come un potente antisettico e calma la sensazione di bruciore. Per combattere i calcoli c’è la betulla che facilita l’eliminazione della renella; l’equiseto che elimina i residui tossici dell’organismo e la robbia che con la sua azione antisettica facilita lo scioglimento dei calcoli.
L’intestino in presenza di stipsi e di diarrea è responsabile della dolorosa sintomatologia. Le cause dipendono da disordini alimentari e cambiamenti delle abitudini. Ai consueti dolori viene associato una spiacevole sensazione di gonfiore riconducibile al colon irritabile. In presenza di dolori acuti è possibile fare ricorso ad antispastici dietro prescrizione medica. A volte può essere richiesto un esame delle feci per vedere la presenza di sangue occulto o di un’endoscopia. La dissenteria in natura si combatte con il decotto di foglie di vite: astringente e antiemorragico. Per il colon irritabile i frutti di papaia tonificano l’apparato digerente e favoriscono il buon funzionamento dell’intestino. Per la stipsi vanno utilizzate piante blandamente lassative come l’infuso di cicoria che stimola la motilità dell’intestino e il decotto di malva, lassativo non irritante.
Dall’utero, dalle tube di Fallopio e dalle ovaie possono avere origini dolori a basso ventre. La dismenorrea è una causa, così un’infiammazione pelvica, i fibromi, l’endometriosi, complicazioni legate a gestazioni come le gravidanze extrauterine e gli aborti. Un tampone vaginale è indicato per evidenziare eventuali infezioni, un’ecografia pelvica per controllare le ovaie, mentre quella transvaginale per una esplorazione più approfondita. Indipendentemente quale sia la causa, in presenza di un dolore a basso ventre, si consiglia di contattare il medico per evitare serie complicazioni addominali.
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