Le allergie alimentari

Le allergie alimentari sono sempre più diffuse. Il grado di intensità varia da soggetto a soggetto e a volte chi ne soffre passa anni nel tentativo di individuare le cause dei disturbi di cui soffre, senza riuscire a capire da dove provenga il suo malessere.

Allergia alimentare

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Solo di recente, infatti, scienza e medicina stanno dando la giusta importanza a un fenomeno in costante espansione, che spesso interessa anche i bambini. Come tutte le allergie, anche quella alimentare si manifesta con una reazione spropositata dell’organismo all’ingestione di alcuni alimenti: questa reazione coinvolte il sistema immunitario, che mette in circolo l’anticorpo IgE, la cui funzione è quella di contrastare l’ospite indesiderato, in questo caso un alimento. Il confine tra allergia alimentare e intolleranza alimentare è sottile e spesso può non essere chiaro: i sintomi, infatti, sono molto simili, ed entrambe queste patologie possono raggiungere livelli tali da risultare mortali se non curate.

Non tutte le allergie alimentari accompagnano chi ne soffre per tutto il corso della sua esistenza: capita infatti che un soggetto allergico a un determinato alimenti sviluppi progressivamente una sorta di “tolleranza” nei confronti dello stesso, così come capita che dopo anni un soggetto sano sviluppi allergie nei confronti di alimenti che per una vita ha mangiato senza problemi.

Spesso a soffrirne sono i bambini, anche molto piccoli: si calcola infatti che le allergie alimentari colpiscano addirittura il 6% dei piccoli sotto i tre anni; solo in alcuni casi le allergie si risolvono con la crescita.

Non tutti sanno che le allergie alimentari spesso comportano la comparsa di asma e dermatite atopica, entrambe patologie che se non curare possono diventare serie e invalidanti. Sempre secondo le statistiche, sarebbe addirittura il 4% circa della popolazione occidentale a soffrire di allergia alimentare immediata. I sintomi sono i più vari e vanno da quelli respiratori agli sfogli cutanei – molto comuni, per esempio, rush e orticarie –, senza dimenticare i sintomi a carico dell’apparato gastrointestinale e il rischio di shock anafilattico; in quest’ultimo caso è necessario recarsi senza indugio presso il più vicino pronto soccorso.

[sws_related_postright showpost=”2″] [/sws_related_postright]Molto comune è anche l’asma, di cui soffrono soprattutto bambini e giovani adulti. Non bisogna dimenticare, inoltre, che oltre ai sintomi appena citati in alcuni soggetti è possibile che si sviluppino sintomi cardiovascolari anche importanti come ipotensione, collasso vascolare e aritmie cardiache. Si tratta dunque di un problema da non sottovalutare: riconoscere la malattia e intervenire al più presto può rivelarsi fondamentale per una sua risoluzione.

Gli alimenti più spesso incriminati sono il latte e in genere la frutta secca (arachidi, noci e nocciole sarebbero la causa addirittura del 94% di allergie alimentari), responsabili della maggior parte delle allergie alimentari; si tratta di generi alimentari di cui è possibile trovate tracce in molti altri alimenti, dunque occorre fare attenzione a ciò che si ingerisce quando si mangia fuori o si comprano cibi pronti.

La principale cura per le allergie alimentari, infatti, consiste nell’evitare di ingerire l’alimento – o gli alimenti – responsabili dell’allergia.

Per farlo, però, è necessario capire quali siano: sarà il medico a prescrivere esami specifici per una diagnosi immediata che consenta il ripristino di una dieta adatta all’individuo. In caso di attacco acuto, al pronto soccorso viene iniettata una forte dose di cortisonici che bloccano immediatamente la reazione del corpo; in alcuni casi, inoltre, potrebbe rivelarsi utile assumere antistaminici.

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