I ricercatori del Dipartimento di Ostetricia e Ginecologia, operante in Irlanda, presso l’Università di Dublino, hanno pubblicato i risultati di una ricerca inerente la connessione tra l’età della madre e le eventuali complicanze del parto.
Lo studio ha preso in considerazione circa trentasettemila partorienti, con età compresa tra i 17, o meno, e i 40 anni, o più, e il risultato è stato che la percentuale di complicanze saliva notevolmente nel caso di madri diciassettenni o più giovani e di quarantenni o più grandi.
Paragonando questi due gruppi con quello comprendente le madri tra i venti e i trentaquattro anni, si è visto come le diciassettenni avessero una minore probabilità di subire un cesareo, ma risultavano seriamente a rischio per quanto riguarda un possibile parto pretermine. Le quarantenni invece risultavano seriamente a rischio in fatto di taglio cesareo, e i loro bambini rischiavano più degli altri di dover finire, in seguito alla nascita, in ricovero neonatale, o di sviluppare delle anomalie congenite.
Tutto ciò conferma quelle che fino a poco tempo fa erano soltanto delle ipotesi. Ora dunque sono le percentuali a chiarire che l’età della madre può influire notevolmente sullo svolgimento del parto e la salute del piccolo. In particolare il rischio di parto pretermine nelle partorienti più giovani è spesso connesso a delle loro dannose abitudini, come ad esempio fumare, mentre nelle partorienti più mature alcuni disturbi medici possono compromettere la salute del bambino.
[sws_facebook_share]
[author]
[sws_related_post]