Male a tutti i muscoli

Fare dell’attività fisica di qualsiasi tipo, spesso comporta il presentarsi di fastidiosi dolori muscolari localizzati nelle parti del corpo maggiormente sollecitate durante lo sforzo. Una sensazione poco gradevole causata da una serie di fattori che, come vedremo, possono essere quanto meno in parte gestiti.

male ai muscoli

 

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Prima di addentrarci nel discorso, è bene sfatare un vecchio luogo comune privo di ogni fondamento scientifico, secondo cui il principale fattore e causa delle manifestazione di dolori muscolari in seguito ad attività fisica, sia l’acido lattico. Niente di più falso. Infatti, è ampiamente appurato come la formazione dell’acido lattico vada ad inficiare prettamente sulle prestazioni fisiche dell’atleta.

Ulteriore conferma dell’estraneità, arriva da specifici test scientifici che hanno rilevato come l’acido lattico venga completamente assorbito dall’organismo ed in particolare dal sangue, solitamente entro 120 minuti dal termine dell’attività fisica.
Questo, come si suol dire, taglia la cosiddetta testa al toro, visto che i dolori muscolari nella stragrande maggioranza dei casi necessitano dai tre ai sei giorni per scomparire del tutto. Insomma, vi è una evidente discrepanza nella tempistica che non lascia nessun dubbio in merito.

In realtà vi sono una serie di fattori che provocano la comparsa dei dolori muscolari. Il primo e probabilmente il più importante, fa riferimento alle microlesioni muscolari. Questo è un fenomeno che si manifesta con maggiore frequenza ed entità in soggetti poco abituati allo sforzo fisico, giacchè la fibra muscolare viene chiamata ad un movimento e quindi ad una sollecitazione, a cui non era abituata.

Le microlesioni da un lato propongono anche un risvolto positivo in quanto allenano il muscolo. Infatti, una volta che la microlesione si è completamente assorbita, il muscolo in oggetto riesce a sopportare meglio in futuro la stessa tipologia di attività tra l’altro presentando performance superiori. Però vi è anche un risvolto negativo ed ossia il fatto che comunque le microlesioni sono dei piccoli traumi per l’organismo con la conseguente comparsa di un dolore che in alcuni casi, può essere anche molto acuto.

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Oltre all’abitudine nel fare o meno attività fisica, incide nell’entità del dolore anche la tipologia di esercizio effettuato e soprattutto l’intensità e la durata con cui lo si esegue.

Tra gli esercizi che creano maggiori problemi sotto questo punto di vista, sono senza dubbio in cima ad una ipotetica graduatoria, quelli isometrici seguiti a ruota da quelli eccentrici. I primi corrispondono ad una varietà di esercizi che si basano sul mantenimento prolungato nel tempo della fase di contrazione del muscolo allo scopo di ottenere una maggiore resistenza. I secondi, sono la tipologia con cu si ottiene la cosiddetta contrazione eccentrica del muscolo ed ossia quando quest’ultimo produce forza semplicemente allungandosi.

Altro fattore che contribuisce alla manifestazione del dolore muscolare è l’infiammazione conseguente a possibili microlesioni. Infine, un carico di lavoro sproporzionato durante l’attività fisica, può comportare la formazione degli spasmi muscolari (contrazioni involontarie) e di conseguenza la sensazione di dolore nella zona interessata.

Tuttavia, vi sono alcune precauzioni che consentono di lenire tali tipologie di inconvenienti.
A tal proposito vi vogliamo presentare una serie di utili consigli. Il primo riguarda il prendere coscienza del proprio stato fisico magari iniziando l’attività fisica con sedute piuttosto leggere per poi aumentare gradualmente il carico di lavoro. Inoltre, ogni seduta deve essere ottimizzata dedicando inizialmente un 5-10 minuti al riscaldamento e quindi altri 5 minuti alla fine allo stretching per allungare tutti i muscoli del corpo o quanto meno quelli più sollecitati.
Infine, aiuta e non poco l’assunzione della vitamina E, contenuta soprattutto in frutta e verdura.

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Prendi il Sole dal verso Giusto

L’ASSOCIAZIONE PICCOLI PUNTI LANCIA  DUE CAMPAGNE DI PREVENZIONE DEL MELANOMA  DEDICATE A BAMBINI E RAGAZZI

Mercoledì 5 giugno l’Associazione Piccoli Punti onlus, dal 2006 impegnata nella lotta contro il melanoma, lancia due campagne di prevenzione per insegnare ai bambini e agli adolescenti come prendere il sole in modo responsabile. Nati dalla consapevolezza che le scottature in giovane età favoriscono lo sviluppo del melanoma in età adulta, il progetto “SUNLAB for KIDS” e “PROVALO SULLA TUA PELLE” insegneranno per tutta l’estate 2013 le regole per una corretta esposizione al sole con iniziative pensate in modo specifico per le diverse fasce di età.

Prendi il Sole dal verso Giusto

Patrocinato dall’Ufficio Città Sane del Comune di Padova e realizzato con il sostegno di Solgar, il progetto SUNLAB for KIDS, rivolto ai bambini dai 6 ai 10 anni che frequenteranno i centri estivi della città di Padova, si propone di insegnare in modo divertente le regole per stare al sole in modo sicuro. A farlo saranno gli stessi educatori dei centri estivi che hanno aderito all’iniziativa, sia comunali che privati. Gli educatori, adeguatamente formati dai medici dello IOV e dai volontari della Piccoli Punti, saranno accompagnati in questo compito da due personaggi speciali: il Dott. Cream e il cane Spot, personaggi di un quaderno didattico a fumetti che verrà distribuito a tutti i bambini che frequenteranno i centri estivi della città.

A coronamento del percorso i bambini saranno invitati a mandare una storia o un disegno con il Dott. Cream e SpotDog, che saranno poi pubblicati in una sezione speciale del sito e inseriti in una pubblicazione a loro dedicata.

PROVALO SULLA TUA PELLE è invece il progetto pensato per i ragazzi di età compresa tra i 14 e i 18 anni di entrambi i sessi, patrocinato dalla Provincia di Padova e sostenuto da una donazione di ComLegal, con l’obiettivo di rispondere alla scarsa consapevolezza di questa fascia di età dei rischi legati ad un’esposizione scorretta ai raggi solari e ad un uso eccessivo delle lampade solari. Attraverso una campagna provocatoria e poco tradizionale, il progetto mira a scardinare preconcetti e luoghi comuni relativi al legame tra bellezza e abbronzatura e a diffondere un messaggio positivo di conoscenza e consapevolezza rispetto al melanoma. Oltre ad una fase ludica che si svolgerà durante l’estate 2013 nei luoghi di aggregazione estivi dei ragazzi, come piscine, campeggi e spiagge, il progetto prevede una fase formativa che coinvolgerà le scuole superiori della Provincia di Padova durante l’anno scolastico 2013-2014.

“La prevenzione primaria, cioè instaurare un rapporto corretto con sole, rappresenta una componente fondamentale della lotta contro il melanoma – afferma il Prof. Carlo Riccardo Rossi, Diretttore U.O. Melanoma e Sarcomi dei Tessuti Molli dell’Istituto Oncologico Veneto e Referente Scientifico dell’Associazione Piccoli Punti –
Se si considera che il rischio di sviluppare un melanoma raddoppia in caso di ustioni solari durante l’adolescenza, che l’esposizione solare annuale dei bambini è tripla rispetto all’adulto e che il 50-80% dell’esposizione solare di tutta la vita avviene tra i 18 e i 21 anni, si capisce facilmente perché i progetti presentati abbiamo come direttivo principale l’educazione dei bambini (e delle famiglie) e degli adolescenti nei confronti di questa problematica. Prevenire, in questo caso significa modificare lo stile di vita di molti, forse della maggioranza della popolazione. Non sarà facile, ma sono convinto che la sensibilità dimostrata dalle Istituzioni in questo ambito rappresenti una grande opportunità per i cittadini”.

Hanno preso parte alla conferenza stampa di presentazione del progetto:

Ivo Rossi, Vice Sindaco Comune di Padova

Dott. Paolo Cavazzana, Responsabile Ufficio Città Sane del Comune di Padova

Dtt.ssa Barbara Degani, Presidente Provincia di Padova

Prof. Pier Carlo Muzzio, Direttore Generale Istituto Oncologico Veneto

Paolo Castorina, Presidente Associazione Piccoli Punti

Dott. Marco Rastrelli dello staff del Prof. Carlo Riccardo Rossi, Diretttore U.O. Melanoma e Sarcomi dei Tessuti Molli Istituto Oncologico Veneto

Prof. Walter Gusella, Ufficio Scolastico Territoriale di Padova

Ufficio stampa: Marianna Martinoni cell. 347 8329321 marianna_martinoni@yahoo.it

Segreteria Piccoli Punti: Lisa Vacca cell. 392 6890936 info@piccolipunti.it

Per maggiori informazioni www.piccolipunti.it oppure Pagina Facebook: associazione piccoli punti

Approfondimenti

Scopri cos’è il melanoma e quali sono le cause leggendo questo articolo ….

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Cos’è il melanoma e quali sono le cause?

Il melanoma è un tumore maligno della cute che ha origine dalla trasformazione maligna dei melanociti, cellule presenti nello strato più profondo dell’epidermide. Può originare nella cute, nelle mucose e nell’occhio. Nella maggior parte dei casi nasce su un nevo preesistente. E’ il tumore più aggressivo della pelle ed è caratterizzato da un’elevata mortalità.

melanoma

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Le cause

Le cause dell’insorgenza del melanoma non sono state ancora identificate, ma al suo sviluppo concorrono sicuramente fattori genetico-familiari e ambientali. Il più importante fattore di rischio causale per la popolazione di pelle bianca è la scottatura da eccessiva esposizione solare. La gran parte dei melanomi è correlata con l’esposizione intermittente alle radiazioni UV, soprattutto in età infantile.

Epidemiologia del melanoma

Negli ultimi dieci anni l’incidenza del melanoma, considerato fino a pochi anni fa una neoplasia rara, è cresciuta ad un ritmo superiore a qualsiasi altro tipo di tumore con un incremento di circa il 30%. L’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro ha stimato che ogni anno vi sono 160.000 nuove diagnosi di melanoma della pelle e di queste 62.000 avvengono nei paesi europei. Complessivamente, la mortalità risulta più alta negli uomini che nelle donne mentre l’incidenza è leggermente più alta tra la popolazione femminile rispetto a quella maschile.

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In Italia vengono diagnosticati 7.000 nuovi casi di melanoma ogni anno con circa 1.500 decessi. In Veneto il melanoma cutaneo ha un’incidenza di 15-17 nuovi casi per 100.000 abitanti/anno e rappresenta il 12° tumore ma, al di sotto dei 44 anni la sua frequenza relativa sale al 2° posto per la donna e al 3° per l’uomo.

Negli ultimi decenni si è assistito ad un aumento costante dell’incidenza del melanoma (circa il 5% l’anno).

Uno dei dati più preoccupanti è che il melanoma colpisce sempre più giovani, in particolare le donne. Il 25% dei nuovi casi oggi in Italia riguarda giovani al di sotto dei 30 anni, mentre dieci anni fa questa percentuale era intorno al 5%.

La sopravvivenza al melanoma maligno ha mostrato nel corso degli anni un costante miglioramento con una sopravvivenza globale a 5 anni dellʼ85% grazie alla maggiore attenzione posta al problema, alle campagne di sensibilizzazione, alle tecniche di diagnostica non invasiva e all’aumento delle diagnosi precoci.

Approfondimenti
Mercoledì 5 giugno l’Associazione Piccoli Punti onlus, dal 2006 impegnata nella lotta contro il melanoma, ha lanciato due campagne di prevenzione per insegnare ai bambini e agli adolescenti come prendere il sole in modo responsabile.
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