In Europa sono in aumento le allergie alimentari

Negli ultimi anni le allergie hanno moltiplicato la loro diffusione in tutta l’Europa, soprattutto per quanto riguarda le reazioni allergiche legate all’alimentazione, infatti dal 2003 i casi sono aumentati di sette volte e, perciò, è bene prevenire qualsiasi tipo di disturbo.

allergie alimentazione

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Proprio perché gli europei che si rivolgono ai propri medici a causa di reazioni allergiche alimentari sono in costante aumento, sono arrivate le linee guida da seguire per riuscire ad affrontare le allergie alimentari di ogni tipo. Questi consigli sono indirizzati sia ai pazienti che ai medici, ma anche per i docenti e per coloro che producono gli alimenti; inoltre, l’informazione sarà particolarmente utile per i ristoratori, dal momento che, per essi, si pensa anche ad un corso che li possa mettere in condizione di combattere una crisi allergica. L’idea ha preso piede dalla Eaaci, “European academy of allergy and clinical immunology”, a Milano nell’ambito di un congresso organizzato dalla Società europea in collaborazione con la “World allergy organization”, in cui sono stati esposti dei suggerimenti per tutti coloro che soffrono di allergie, ma anche per chi dovrà essere in in grado di intervenire.

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Le linee guida risultanti dagli studi parlano dei trattamenti, dei modi in cui prevenire le allergie e dello stile di vita da seguire; il fine ultimo è quello di creare un programma che accomuni e metta in contatto coloro che devono effettuare la prevenzione e coloro che invece devono seguire uno stile di vita che prevenga le allergie di questo genere. Uno sguardo più approfondito è stato fatto sulle donne in gravidanza, al fine di prevenire le allergie alimentari nei piccoli che nasceranno e gli esperti concordano su alcuni punti fondamentali; Maria Antonella Muraro, esperta nel campo delle allergie alimentari all’Università di Padova, ha spiegato che nonostante il latte materno sia un alimento adatto a prevenire queste allergie, non è tuttavia indispensabile evitare di ingerire determinati cibi durante la gravidanza e l’allattamento. Nel caso in cui le mamme non possano allattare, è consigliabile utilizzare del latte artificiale che abbia degli effetti ipo-allergenici, specialmente durante i primi quattro mesi di vita del bambino. Per quanto riguarda le mamme in gravidanza, esse non hanno bisogno di evitare alcuni alimenti particolari, perché non aumenterebbero il rischio di allergie e, pertanto, possono condurre una dieta normale.

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Pesce e verdura per una vita più lunga

La dieta vegetariana permette ad una persona di poter vivere più a lungo ed evitare che alcune malattie mortali possano manifestarsi improvvisamente? Secondo un recente studio condotto in California sì, è proprio uno stile di vita corretto che permette alle persone di avere una vita più lunga.

verdure

Spesso e volentieri si è molto titubanti sul fatto che una buona dieta possa permettere alle persone di avere una vita più lunga: rinunciare ad alcuni cibi saporiti, o rinunciare ai dolci e seguire un tipo di alimentazione rigida porta le persone ad ignorare questa scelta, rischiando quindi di andare incontro a malattie come ictus o infarti che purtroppo sono imprevedibili e che con molta probabilità derivano da un’alimentazione e da uno stile di vita poco corretto.
Un particolare studio svolto negli ultimi anni in California dovrebbe essere in grado di eliminare ogni dubbio riguardo una dieta corretta e uno stile di vita salutare: grazie a questi risultati quindi, scegliere una dieta, o per meglio dire un’alimentazione corretta ed un buon stile di vita, dovrebbe essere naturale e deve essere fatto con grande determinazione.
Ma lo studio su cosa si è basato? Sostanzialmente sono state presi come campione ben oltre settanta mila persone, appartenenti alla Chiesa Evangelista del Settimo Giorno, ovvero un particolare gruppo religioso che segue uno stile di vita molto corretto. Le settanta mila persone sono state divise in cinque gruppi: gli onnivori, ovvero coloro che mangiano di tutto indistintamente, i vegetariani, i vegani, ovvero coloro che non mangiano carne e i prodotti di origine animale come latte, uova e burro, i pesco vegetariani, ovvero coloro che oltre verdure mangiano il pesce ed i latto-ovo vegetariani, ovvero coloro che si cibano di verdure, uova e derivati del latte come formaggi e yogurt.
Il test, che è durato ben sei anni ha messo in mostra il fatto che coloro che mangiano pesce e verdura hanno un pericolo di mortalità per qualsiasi causa che risulta essere del venti percento inferiore rispetto gli onnivori, i vegani del quindici percento, i vegetariani del dodici percento e coloro che si cibano di uova e derivati del latte dell’otto percento: è quindi facilmente intuibile che gli onnivori sono quindi quelli che hanno un tasso di mortalità molto più elevato.
Ma non soltanto: grazie a questa particolare ricerca è risultato che i vegetariani e coloro che mangiano molto pesce oltre alle verdure hanno uno stile di vita molto più sano, in quanto tendono a fumare e bere pochissimo e praticano molta più attività fisica rispetto agli onnivori, che tendono ad avere uno stile di vita molto più sedentario e meno controllato.
Infine, sempre grazie codesta ricerca si è potuto constatare come le donne onnivore che non hanno uno stile di vita molto sano tendono ad avere un rischio mortalità più elevato rispetto ad un maschio.
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Parlo quindi sono. Questa sera in streaming, ore 20.30

parlare in pubblico

Stasera 26 giugno, alle 20:30, il Centro Paradoxa di Treviso propone un Workshop gratuito sulla comunicazione efficace, visibile in streaming cliccando su questo link. Il corso sarà tenuto dal dott. Andrea Sales, psicologo e responsabile del Centro, sito in Viale Brigata Marche 26/b.
Il Workshop “Parlo quindi sono. La parola come conquista” è rivolto a tutti coloro che hanno voglia di migliorare la propria comunicazione nelle relazioni e, in generale, nella vita quotidiana in ambito professionale e non.
Partendo dal presupposto che “la comunicazione è la qualità della relazione” è importante soffermarsi non solo su COSA comunichiamo, ma anche su COME lo facciamo.

 

Scade il brevetto del Viagra

Scade anche in Italia il brevetto del Viagra, celebre farmaco contro la disfunzione erettile. Le case farmaceutiche si contendono ora la produzione della pillola blu che -da quasi diciassette anni- domina un’importante fetta di mercato.

Viagra
Era l’ormai lontano 1996 quando la casa farmaceutica americana Pfizer mise per la prima volta in commercio nel Nuovo Continente il Viagra, la celeberrima pillolina blu che combatte i disturbi di erezione. Da allora questo farmaco è entrato a far parte non solo dell’immaginario collettivo e della cronaca, ma soprattutto della vita di molte coppie, delle quali ha cambiato l’intimità e le abitudini sessuali.
Dalla data della sua prima commercializzazione, si può dire che il Viagra abbia conosciuto esclusivamente grandi numeri. Si parla di ben due miliardi e mezzo di pasticche consumate, per un bacino di utenza che supera i quarantun miliardi di uomini sul mercato globale.
Ma, come spesso capita, il metro del successo di un prodotto può essere facilmente individuato nella grande quantità di imitazioni che vanta. E il celebre rimedio farmacologico è un campione in fatto di imitazioni, avendo scatenato un vero e proprio mercato parallelo di contraffazioni che ha come canale privilegiato il web. Impossibile contare, infatti, il numero di imitazioni messe in commercio -spesso con nomi tanto ingannevoli quanto divertenti- durante l’ultimo decennio, le cui pubblicità hanno invaso attraverso lo spamming le caselle mail di utenti di tutto il globo. Sono dell’ordine di alcune decine di milioni le ricerche online rivolte a reperire il prezioso antidoto contro la disfunzione erettile, e di queste la quasi totalità sono puntualmente reindirizzate verso siti contraffatti. Il pericolo più consistente generato da queste truffe, oltre al danno economico, è quello di incappare in farmaci contenenti principi attivi inefficaci, o peggio pericolosi per la salute.

Il Viagra è entrato in commercio in Italia con un ritardo di due anni rispetto alla commercializzazione americana. Il grande clamore che ha accompagnato l’uscita di questo medicinale, ma soprattutto il grande successo che continua a riscontrare, ne fanno un prodotto la cui produzione promette guadagni da capogiro. Non stupisce quindi che la scadenza del brevetto, con la quale viene meno l’esclusiva di commercializzazione da parte della Pfizer, abbia generato una corsa ad accaparrarsene la produzione. L’italia in particolare -seconda in Europa solo all’Inghilterra per quanto riguarda il consumo di pillole blu- rappresenta un bacino d’utenza stabile e remunerativo per chi riuscirà ad aggiudicarselo.
Il brevetto ha incontrato i propri termini di scadenza in ormai otto nazioni, ma si riesce facilmente a immaginare un futuro di altrettanta fortuna per il commercio di questo popolare farmaco, minato solo dalla nuova ondata di contraffazioni proveniente dal mercato asiatico.

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Caratteristiche e vantaggi del corso preparto in acqua

Esiste un elemento che, oltre ad essere vitale per ogni creatura vivente, è portatore di benessere, combatte lo stress e regala una sensazione di protezione che ci riporta alle origini stesse della nostra esistenza: è l’acqua. Anche durante la gravidanza, essa può svolgere un ruolo importante: grazie al corso preparto in acqua, ci si può preparare all’arrivo del proprio figlio nel modo più naturale e benfico che ci sia.

parto in acqua

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L’interesse verso questa tipologia di corso è aumentato molto, negli ultimi anni, così come la richiesta di informazioni sulle modalità di svolgimento: quali sono le attività previste durante il corso? Bisogna saper nuotare? Si addice solo a chi prevede di partorire in acqua o va bene anche a chi sceglie un parto tradizionale? Vediamo insieme quali sono le principali caratteristiche del corso preparto in acqua.

Cominciamo col dire che i corsi in acqua si svolgono in vasche di altezza non superiore ai 70-80 cm, quindi non è necessario saper nuotare, anche se è richiesta una buona familiarità con l’ambiente acquatico in modo da vivere l’esperienza del corso preparto in maniera il più possibile serena. L’acqua della piscina è solitamente riscaldata (varia tra i 29 e i 32°C).

Inoltre, sebbene sia particolarmente consigliato a quelle mamme che hanno scelto il parto in acqua, così da poter familiarizzare fin dalla gravidanza con l’ambiente in cui avrà luogo la nascita del piccolo, questo corso è adatto a tutte le mamme, anche quelle che partoriranno in una sala parto tradizionale (a patto che, ovviamente, il decorso della gravidanza sia privo di complicazioni).

I corsi si svolgono alla presenza di un’ostetrica e di un istruttore certificato di nuoto, o di acquagym, e hanno lo scopo di allenare e stimolare le fasce muscolari che sono maggiormente stressate durante la gravidanza e il parto.

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Il vantaggio principale di svolgere questo tipo di ginnastica in acqua piuttosto che a terra è dovuto al fatto che, dal momento che in acqua il peso corporeo si riduce a circa un sesto, lo stesso lavoro muscolare genera meno fatica sulle articolazioni e crea un minor carico sulla zona lombo-sacrale, già appesantita dalla crescita della pancia. Inoltre, la leggera pressione esercitata dall’acqua sulle gambe ha un importante effetto linfodrenante, e combatte eventuali gonfiori o problemi circolatori.

Un altro effetto benefico del corso preparto in acqua è, infine, quello di favorire una miglior conoscenza del proprio corpo attraverso specifici esercizi di respirazione e di rilassamento.

Se cerchi un corso preparto in acqua nella tua città, vai su Ok Corso Preparto, Il motore di ricerca n°1 in Italia per corsi preparto.

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L’importanza dello iodio in gravidanza

Lo iodio è un elemento chimico che deve il suo nome al greco antico con il significato di viola o lilla, per il colore dei vapori che sprigiona. Questo minerale è indispensabile nel metabolismo dell’essere umano per il buon funzionamento della ghiandola tiroidea che è fondamentale per l’organismo.

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La rivista Lancet ha pubblicato i risultati di una ricerca eseguita presso due università britanniche situate a Bristol e nel Surrey. I ricercatori hanno dimostrato l’importanza dello iodio in gravidanza. Uno scarso apporto può provocare nel feto problemi di lettura o di ritardo mentale. E’ stata persino ipotizzata una riduzione di tre punti del quoziente intellettivo.
Durante la gestazione il fabbisogno di iodio raddoppia. Da un preciso controllo è risultato che ne occorre circa 100 microgrammi in più ogni giorno. In mancanza di questo quantitativo è possibile che la tiroide non funzioni a dovere. In questo caso nella futura madre può apparire il cosidetto gozzo, che è un rigonfiamento della ghiandola stessa costretta ad un superlavoro, che comunque scomparirà subito dopo la nascita del bambino.
E’ utile assumere le dosi consigliate ancora prima dell’inizio della gravidanza per non incorrere in aborti inon desiderati. In Italia questo problema è ancora presente su quasi tutto il territorio. I livelli di iodio che si consiglia mantenere esono pari a circa 150 microgrammi al giorno prima della gravidanza, da aumentare fino ad almeno 175 per i primi sei mesi di gestazione.
Si sconsiglia l’uso di integratori ad alto contenuto di iodio, di solito estratto da alghe.
In teoria dovrebbe essere sufficiente l’uso costante di sale iodato, cioè arricchito con questo prezioso elemento, per condire i cibi.
Considerando però che le gestanti presentano spesso problemi di ritenzione idrica, è consigliabile assumere lo iodio attraverso altri tipi di cibo.
I crostacei e comunque tutti i tipi di pesce ne sono ricchissimi. Mangiare frutta e verdura non serve allo scopo, perché è il terreno dove sono coltivati questi alimenti che determina la quantità presente dell’elemento richiesto. Mentre invece latte, carne e uova ne contengono quantità elevate.
Un dosaggio superiore al fabbisogno giornaliero in genere non ha conseguenze di nessun tipo. La tiroide gestisce autonomamente l’abbondanza di iodio, a meno che non sia talmente elevata da portare all’ipertiroidismo e a un genere di gozzo detto tossico.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha reso noto che oltre venti milioni di persone nel mondo a causa della carenza di iodio nella loro alimentazione presentano problemi a carattere cerebrale.
L’importante è seguire le indicazioni fornite senza esagerare. Una alimentazione sana e variata renderà i nostri bambini se non dei piccoli geni, delle persone mentalmente equilibrate.

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Nasce Ok Corso Preparto: il motore di ricerca n.1 per i corsi preparto e postparto

Perdersi nella vastità delle pagine e delle informazioni disponibili sul web è purtroppo una pratica ancora molto attuale, soprattutto tra gli esponenti di quelle generazioni che poca praticità hanno con il mezzo del computer.
Dev’essere stata questa idea, insieme con la grande necessità di risposte alle molte domande delle madri o future tali alla prima esperienza, a dare il via alla creazione, da parte di un gruppo decisamente attivo di madri, di un motore di ricerca esclusivamente dedicato a corsi pre e post parto.

ok coso preparto

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Spesso di idee e progetti del genere leggiamo sui giornali, online o cartacei, dove si specifica che questi provengono da oltre oceano. Stavolta invece il tutto è altamente nostrano e in pochi mesi d’attività questo motore di ricerca ha già riscosso un enorme successo, mostrando evidentemente come, fino a poco tempo fa, ci fosse un enorme vuoto d’informazione da colmare.

Tutto ciò che occorre fare è recarsi sul sito corso-preparto.it, dove in pochi secondi sarà possibile trovare il corso che più si adatta alla proprie esigenze. Si potrà dunque scegliere tra pre e post parto, cosa a dir poco ovvia, per poi passare alla selezione della regione, della provincia e del tipo di organizzazione.

Inoltre, anche se questo non è obbligatorio, le madri possono registrarsi, dando vita a una comunità virtuale i cui membri possono tendersi la mano vicendevolmente, soprattutto attraverso consigli e recensioni accurate dei corsi.

E’ più che evidente che alle spalle di Ok Corso Preparto ci siano delle madri e delle specialiste del settore, e ciò non può che essere fonte di garanzia per chi volesse affidarsi a tale sistema. Debora, capo gruppo del progetto, ha specificato quanto secondo loro sia fondamentale per delle future madri sentire il supporto di persone che sanno perfettamente cosa stanno provando.

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Una madre è in cerca di consigli, poiché conscia della responsabilità che la gioia del parto comporta, ed ecco perché la possibilità di scrivere commenti rappresenta uno degli elementi principali del sito. Inoltre, dice Debora, analizzando da un punto di vista pratico l’esperienza della gravidanza, è evidente che le donne in dolce attesa siano impossibilitate a compiere grandi spostamenti, e così il sistema di geolocalizzazione diventa indispensabile per trovare il corso che è davvero più vicino alla propria abitazione.

Ad ogni modo se, come per la malattie, è consigliabile rivolgersi a specialisti piuttosto che scandagliare tra le pagine internet, è possibile nella sezione “Domande e Risposte”, rivolgere quesiti non soltanto ad altre madri ma soprattutto a professionisti del settore medico e non solo, andando dal basilare ginecologo per il pre parto a un allenatore per rimettersi in forma nel post parto. Un ottimo sito dunque, dove tutto è davvero a portata di click.

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Costituzione del Comitato OPV, Odontoiatria per la Vita

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Il 17/04/2013 si sono riuniti in Abano Terme (PD):

Raimondo Pische nato a Santu Lussurgiu (OR) il 22/07/1956 residente in Chioggia Via Altea 2, c.f. PSCRND56L22I374X

Alessandro Penzo nato a Chioggia il 17/11/1974 residente in Chioggia Via Jappelli 5, c.f. PNZLSN74S17C638J

Federico Pesce nato a Chioggia il 03/07/1983 residente in Chioggia Via Madonna Marina 30, c.f. PSCFRC83L03C638J

Patrizia Martinelli nata a Brescia il 05/08/1965 residente in Selvazzano Dentro (PD) Via Bracciano 15/a, c.f. MRTPRZ65M45B157T

e hanno deliberato di costituire un Comitato denominato

“COMITATO OPV ODONTOIATRIA PER LA VITA”.

Il Comitato OPV si richiama, fra l’altro, al “Principio di Precauzione”, stabilito nella più importante conferenza mondiale per lo sviluppo e la tutela dell’ambiente e della salute, tenutasi a Rio de Janeiro nel 1992, che si basa non sulla disponibilità di dati che provino la presenza di un rischio per la salute e l’ambiente, ma sull’assenza di dati e certezze che assicurino il contrario.

Il Comitato OPV ha quali principi fondanti i concetti relativi al rispetto biologico, etico, sociale e ambientale nella Medicina Odontostomatologica, intendendo in questo modo proporre una visione che, nella pratica odontoiatrica, veda valutati e rispettati:

  1. l’approccio minimamente invasivo, non solo in termini clinici ma soprattutto nell’utilizzo di sostanze e materiali non tossici: ciò per la tutela della salute dei pazienti, degli operatori e dei lavoratori del settore odontoiatrico;
  2. l’attenzione al concetto olistico della Medicina, che valuti la persona nel suo insieme corpo-mente-spirito senza che la patologia diventi unico obiettivo di attenzione, nella consapevolezza che l’approccio clinico non dev’essere unilaterale;
  3. il ruolo sociale dell’attività odontoiatrica, nel senso che la grande incidenza in termini numerici e statistici delle malattie dell’apparato masticatorio deve tener conto delle problematiche economiche che coinvolgono sia le famiglie che le attività connesse. Ciò necessita di un nuovo modello concettuale aziendale odontoiatrico (consorzi, gruppi di acquisto, aggiornamenti dei professionisti sui temi finanziari strategici e non solo clinici, calmierazione del mercato senza riduzione degli standard qualitativi etc.) che non può prescindere da un intervento politico-istituzionale atto a garantire la tutela dell’unica vera attività imprenditoriale in ambito medico e cioè l’odontoiatria;
  4. la tutela dell’ambiente, affinché le normative relative alla riduzione dell’impatto ambientale nella pratica odontoiatrica siano rispettate (come per esempio l’obbligo dei separatori d’amalgama per evitare l’immissione del mercurio nelle acque reflue) e venga stimolata l’attenzione verso sostanze e prodotti potenzialmente tossici e dannosi anche per l’ecosistema.

 

Il Comitato OPV si adopererà per ottenere dalle pubbliche autorità il riconoscimento di protocolli e metodologie, tecnologie, procedure e tecniche, prodotti e materiali, in ambito medico e soprattutto odontoiatrico, affinchè possano essere perseguiti i seguenti fini:

  • indicare criteri di rispetto biologico nella pratica clinica odontoiatrica e stimolare la ricerca e lo scambio tecnico –scientifico-culturale con strutture del settore, per la divulgazione di tali principi;

 

  • studiare la biocompatibilità e le potenzialità tossicologiche dei materiali utilizzati ed utilizzabili nelle varie branche specialistiche (materiali da otturazione, per protesi, endodonzia, etc. );

 

  • divulgare tecniche e pratiche cliniche “minimally invasive” e processi a minimo         impatto ambientale;

 

  • attivare la conoscenza presso la comunità e le istituzioni, e la consapevolezza degli operatori odontoiatrici, affinché sia debellato uno dei più incredibili paradossi scientifici e cioè l’uso dell’amalgama per le otturazioni dentarie, che contiene per il 50% mercurio, la sostanza più neurotossica esistente in natura;

 

  • proporre la tecnica di rimozione delle otturazioni in amalgama attraverso un protocollo operativo standardizzato, eventualmente associato a sistemi diagnostici e terapeutici individualizzati, ciò al fine di tutelare pazienti e operatori da possibili intossicazioni da mercurio;

 

  • propiziare il concetto di Odontoiatria metal-free e di tossicologia odontoiatrica volta a ridurre il rischio di “Odontoiatrogenia”;

 

  • stimolare i concetti relativi alla sicurezza sul posto di lavoro, in modo che siano ridotti al minimo i pericoli derivati dalla manipolazione di prodotti e materiali che determinano rischi per la salute, non solo dei pazienti ma anche degli operatori sanitari e dei dipendenti degli studi dentistici, cioè odontoiatri, igienisti e assistenti dentali. Ciò vale in particolare per le manovre relative alla manipolazione di sostanze chimiche e metalli pesanti e soprattutto per tutto ciò che determina contatto con i vapori di mercurio, altamente neurotossici;

 

  • sostenere la ricerca sugli effetti delle correnti elettrogalvaniche orali, dei campi elettromagnetici e dell’inquinamento geopatico, correlati anche alla presenza di leghe metalliche endorali;

 

  • portare in evidenza le problematiche relative a quattro grandi capitoli dell’odontoiatria: amalgama al mercurio, devitalizzazioni, leghe metalliche endorali e fluoro. Guidare quindi lo studio sulle intossicazioni da metalli pesanti e sui focolai odontogeni, con attenzione alla loro azione a livello focale ed energetico e soprattutto le relazioni fra pratiche odontoiatriche e patologie ad esse correlabili, fra le quali potrebbero essere annoverate quelle degenerative, autoimmuni, le malattie ambientali e rare;

 

  • dare spazio ai concetti di medicina c.d. non convenzionale quali ad esempio Biorisonanza, Medicina Quantistica, Omeopatia, Floriterapia, Omotossicologia, Fitoterapia, Neuralterapia, Agopuntura, Terapia Chelante e Ortomolecolare etc., aprendo il dibattito su tali metodologie;

 

  • contribuire alla sempre maggior integrazione di metodologie già acquisite, quali l’Osteopatia, la Chiropratica, la Posturologia e la Kinesiologia Applicata, nella prassi odontostomatologica e favorire l’interdisciplinarità fra le varie specialità;

 

  • valorizzare la conoscenza delle mappe denti-organi e denti-muscoli e loro correlazioni riflesse ed energetiche, dei meridiani e degli odontoni;

 

  • favorire l’approccio funzionale nella pratica odontostomatologica sviluppando i concetti di profilassi igienico-nutrizionale e soprattutto valorizzare il ruolo della “Alimentazione Salutare”, per una nutrizione consapevole;

 

  • approfondire i concetti di psico-neuro-endocrino-immunologia (PNEI) nella valutazione olistica del malato e non della malattia;

 

  • promuovere progetti scolastici di educazione dentale e nutrizionale, rivolti a tutti gli studenti a partire dalle scuole dell’infanzia;

 

  • ampliare il dibattito sull’Odontoiatria Biologica non solo alla classe odontoiatrica ma a quella medica in toto, in particolare nell’ambito della Medicina Naturale: tale proposito va esteso ai pazienti ed alle loro eventuali associazioni;

 

  • promuovere attività culturali attraverso pubblicazioni editoriali, comunicazioni audio-visive, inserti televisivi e/o radiofonici, finestre informatiche, magazine on line e quant’altro sia ritenuto utile alla diffusione del messaggio progettuale;

 

  • attivare corsi, congressi, convegni e programmi di formazione per medici, auditori e pazienti, atti a sviluppare la visione “biologica” e “olistica” dell’Odontoiatria e della Medicina.

Il Comitato OPV si propone inoltre lo scopo di sensibilizzare le istituzioni, affinché l’Odontoiatria non rappresenti più l’unica branca della Medicina totalmente a carico del paziente in termini economici.

Anche in questo senso, OPV auspica la creazione di un “Osservatorio” ministeriale che supervisioni, attraverso l’identificazione e l’opera di tecnici di riconosciuta e meritata professionalità, ogni aspetto clinico e tossicologico dell’Odontoiatria e che provveda ad analizzare i capitoli di spesa attribuibili alla ricerca scientifica e all’assistenza dei pazienti, in particolare di quelli colpiti da patologie mercurio-correlate. Il Comitato OPV propone inoltre la verifica statistica dei costi che l’uso dell’amalgama comporta per lo Stato in termini di diagnosi di patologie ad esso riferibili, di ricoveri e terapie, di perdita di giornate lavorative, di assistenza, indennizzi e pensioni d’invalidità, per idrargismo o micromercurialismo non riconosciuti.

A questo scopo gli organizzatori si sono quindi dichiarati intenzionati a promuovere ogni iniziativa utile e necessaria volta a tutelare la salute, l’ambiente e la qualità della vita dei cittadini, in particolare agendo attraverso campagne di sensibilizzazione dell’opinione pubblica e di tutti gli organi istituzionali che abbiano il potere di intervenire in maniera diretta o indiretta per garantire la tutela al diritto alla salute dei cittadini, richiamando, in tal modo anche l’attività del Comitato Nazionale per la Bioetica, in quanto risultano affini gli intendimenti sanciti dallo statuto.

Ne consegue come sia necessario sorvegliare che la legislazione relativa al rispetto e alla tutela della salute e dell’ambiente sia osservata anche in ambito odontoiatrico, che le normative Italiane siano in linea con quelle stabilite in ambito U.E. e che siano promossi dispositivi legislativi inerenti agli scopi statutari.

La presente iniziativa rimane aperta sia a livello nazionale che internazionale, ad associazioni, fondazioni, enti privati o pubblici, aziende e società, movimenti, comitati e a chiunque altro condivida i principi ispiratori del Comitato, sottoscrivendo il documento per adesione.

L’attività del comitato ha natura etica, si basa sul volontariato e si regge su contributi spontanei degli aderenti firmatari.

La sede istituzionale del Comitato OPV Odontoiatria Per la Vita, viene stabilita in Abano Terme (PD) – presso il Monastero San Daniele -Via S. Daniele, 50.

Gli organizzatori nominano Presidente del Comitato OPV Odontoiatria Per la Vita Raimondo Pische al quale vengono conferiti poteri di rappresentanza del Comitato nei rapporti con i terzi, di organizzazione e di direzione interna, supportato da Alessandro Penzo per l’amministrazione, da Federico Pesce per web e comunicazione, da Patrizia Martinelli per Marketing e sviluppo.

 

 

Raimondo Pische

Alessandro Penzo

Federico Pesce

Patrizia Martinelli

Raimondo Pische

DINO PISCHENasce, figlio d’arte, in Sardegna dove consegue la maturità classica.

Laurea in Medicina e Chirurgia e Specializzazione in Odontostomatologia con il massimo dei voti e la lode, presso l’Università di Padova.

Diploma post-lauream di Medicina Funzionale e di Biorisonanza.

Corso biennale SIMF (Milano), riconosciuto dalla Grienshaber Akademie; massimo dei voti

Diploma post-lauream di Omeopatia, Omotossicologia e Discipline Integrate Corso triennale A.I.O.T. (Milano), riconosciuto da O.M.S. e Accademia di Medicina Biologica; massimo dei voti e lode

Corso di 1° e 2° livello di Neuralterapia SIMF di Milano

Corso annuale e abilitazione di “NuovaMedicina” del Dott. Ryke Geerd Hamer c/o Centro Didattico

“Amici di Dirk” – Claro, Svizzera

Corso biennale di Kinesiologia Applicata c/o Studio Guidotti – Varese

Corso di Posturologia e Osteopatia applicata all’odontoiatria c/o Studio Pelosi – Parma Corso annuale e docenza di Medicina Ortomolecolare c/o Polo Didattico GUNA di Milano Master Reiki

Corsi e seminari di formazione personale

Relatore in Convegni nazionali e internazionali di Odontoiatria Naturale

Libero Professionista e titolare di studio dal 1983

Fondatore e Presidente di A.I.O.B. (Accademia Internazionale di Odontoiatria Biologica) Promotore e organizzatore del I° Congresso Internazionale di Odontoiatria Biologica: “I nuovi paradigmi dell’Odontoiatria ‘Metal-Free’: Metalli Pesanti Endorali ed Immunocompatibilità”. Abano Terme (PD) – 7-8 Novembre 2003

Promotore e organizzatore del I° Convegno di Odontoiatria e Medicina Integrate: “Innovazione, Rispetto Biologico, Rispetto Sociale”. Chioggia (Ve) 24 – 25 Ottobre 2009.

Responsabile Nazionale del Forum Parlamentare “Mercurio Zero” Socio di varie associazioni di categoria.

Padre felice di tre splendidi figli: Giulia, Gloria, Edoardo

Alessandro Penzo

alePenzo Alessandro, nato a Chioggia (VE) il 17 novembre del 1974, inizia giovanissimo la sua carriera in uno studio odontoiatrico locale assolvendo la mansione di assistente alla poltrona.

Nel corso degli anni inizia a manifestare interesse e ottime capacità a livello manuale nella riparazione e costruzione di protesi dentali, decidendo quindi di conseguire il diploma che gli permette di diventare odontotecnico. Ad obiettivo raggiunto, la possibilità di inserimento in un laboratorio odontotecnico viene a mancare, in quanto il mercato dell’artigianato dentale si dimostra già saturo. Nel frattempo accetta un incarico presso uno studio odontoiatrico di Padova adempiendo mansioni di tipo amministrativo e, nello stesso periodo viene contattato dal Dott. Raimondo Pische. Dopo circa due anni inizia la collaborazione nello studio del Dott. Pische svolgendo la mansione di responsabile amministrativo e coadiuvandolo, unitamente alla totalità dello staff, allo sviluppo di alcuni suoi progetti. La scoperta di scandalose verità sui materiali dentali tossici, di un’odontoiatria attenta allo sviluppo di nuove tecnologie e di materiali biocompatibili, ma soprattutto rispettosa verso la salute del paziente, hanno maturato la decisione di unirsi al gruppo di fondatori del Comitato OPV Odontoiatria Per la Vita.