Il lifting è uno degli interventi più noti e richiesti di chirurgia estetica e serve a ringiovanire l’aspetto del viso. Chiamato anche facelift o, più propriamente, ritidectomia assicura un risultato immediato che dura una decina di anni.
Il lifting si differenzia da persona a persona, in base alla zona da migliorare e anche a seconda della gravità del difetto da correggere. Le tecniche per effettuare questo intervento dipendono da questi fattori e generalmente vengono decise al momento del colloquio preliminare su consiglio del chirurgo, dopo un’attenta valutazione.
Il lifting può riguardare tutto il viso o solo una parte di esso e può essere cutaneo, muscolo cutaneo, composito oppure con i fili.
[sws_related_postleft showpost=”3″] [/sws_related_postleft] Le incisioni vengono fatti nei punti più nascosti del volto come le tempie e l’attaccatura dei capelli, in modo che le cicatrici siano poi meno evidenti, e dopo aver scollato i tessuti dalle ossa il medico cerca di eliminare il rilassamento cutaneo. Si procede infine con la sistemazione e la sutura della pelle.
Il lifting facciale può essere effettuato in anestesia totale oppure in anestesia locale con sedazione. Questa seconda opzione comporta una ripresa post operatoria molto più veloce e meno fastidiosa. L’operazione dura in media un’ora.
Nei giorni successivi all’intervento è normale che il viso risulti anche molto gonfio. Il dolore può essere abbastanza severo, ma viene ridotto con una terapia farmacologica a base di antidolorifici.
A chi decide di sottoporsi a questa pratica é assolutamente consigliato di seguire le prescrizioni dettate dall’equipe di medici per non incorrere in eventuali complicazioni, ed è bene rivolgersi a professionisti e strutture sicure ed accreditate.[sws_related_postright showpost=”2″] [/sws_related_postright]
Il lifting interviene sugli inestetismi che interessano zigomi, fronte e guance e ridefinisce e compatta i contorni dell’ovale. Spesso, per una sua riuscita ottimale, viene abbinato ad un altro ritocco (ad esempio collo, occhi, ecc) o ad in semplice riempimento delle rughe con l’uso di filler. [author] [sws_related_post]
Alimentazione e dieta
Parlare di dieta non significa far riferimento ad un minore apporto di calorie: vuol dire parlare di un regime alimentare e, in generale, di uno stile di vita. E’ scientificamente provato che una dieta basata su un’alimentazione sana e su una moderata attività fisica permette di aumentare l’aspettativa di vita, influendo positivamente, non solo sulla salute, ma anche sulla condizione psicofisica.
[sws_related_postleft showpost=”3″] [/sws_related_postleft] Ma quando un’alimentazione è ben bilanciata?
Si parte dalla colazione: latte, cereali, pane, marmellata e caffè sono gli ingredienti che non dovrebbero mai mancare ogni mattina, per cominciare con il piede giusto la giornata. Sia il pranzo, sia la cena devono ispirarsi alla dieta Mediterranea, rinunciando così ad eccessivi quantitativi di grassi animali, evitando l’abuso di alcolici e consumando quotidianamente almeno cinque dosi tra frutta e verdura. Occorre limitare il consumo di salumi, snack salati o dolci non solo per l’alto apporto calorico ma anche perché troppo carichi di sodio.[sws_related_postright showpost=”2″] [/sws_related_postright] L’elevata concentrazione nel sangue e la conseguente ipertensione arteriosa rappresentano infatti, secondo l’OMS, la prima causa di decessi e di invalidità, incrementando notevolmente il rischio di infarto e di ictus.[author] [sws_related_post]
La cellulite
La cellulite rappresenta un vero e proprio inestetismo che caratterizza cosce e glutei di circa l’ottantacinque per cento delle donne italiane.
[sws_related_postleft showpost=”3″] [/sws_related_postleft] Quattro sono i fattori che causano questo tipo di problema:
- la predisposizione naturale genetica,
- un’alimentazione squilibrata,
- fattori ormonali
- e uno stile di vita sballato.
Le donna con un problema legato alla cellulite superficiale deve cercare di seguire uno stile di vita più sano, eliminando ad esempio il fumo, mangiando molta frutta e verdura di stagione, limitando il consumo di grassi animali e soprattutto cominciando a praticare costantemente attività fisica.
Secondo degli studi infatti proprio l’attività fisica sarebbe uno dei migliori alleati per poter vincere la battaglia contro questo fastidioso inestetismo.[sws_related_postright showpost=”2″] [/sws_related_postright]
E’ sufficiente camminare almeno cinque chilometri al giorno per avere già qualche risultato. Gli esperti addirittura consigliano di evitare di correre, proprio perché gli urti continui con la pavimentazione stradale possono avere effetti negativi sia sulle articolazioni che sulle cellule adipose che, se troppo sollecitate, possono andare incontro ad un peggioramento.
Sono sufficienti per questo motivo trenta o quaranta minuti al giorno di attività fisica, favorendo così la circolazione e dando nuovo tono alla muscolatura. [author] [sws_related_post]
Weight lifting
Tradotto in italiano Weight Lifting (WL) significa pesistica ed individua una disciplina sportiva che fa parte della storia dello sport fin dai suoi albori.
[sws_related_postleft showpost=”3″] [/sws_related_postleft] La pesistica consiste nel sollevamento di un peso/bilanciere che deve essere sorretto sopra la testa. Le tecniche per effettuare questo esercizio sono due: il clean and jerk o slancio e lo snatch o strappo. La pesistica, inoltre, sviluppa forza massia, forza dinamica massima e forza esplosiva.
Nonostante, agli occhi dei meno esperti, questa possa sembrare una disciplina esclusivamente basata sulla forza, in realtà c’è l’apprendimento di una vera e propria tecnica dietro l’esecuzione di questo “semplice” gesto.
Gli atleti che si dilettano nel weight lifting sollevano masse tre volte superiori al proprio peso corporeo e non solo grazie alla forza e alla potenza, ma anche come risultato di un costante allenamento che mira ad affinare la coordinazione dei movimenti.
Anche se può sembrare strano l’allenamento di WL spesso viene usato perchè propedeutico alla preparazione di altre discipline sportive. Con il sollevamento pesi si sviluppa la forza, la coordinazione muscolare, il controllo neuro-motorio, la postura e la mobilità. L’esecuzione di tale allenamento affina movimenti e abilità necessarie ad esempio nella pallavolo (schiaccaita), nell’atletica (pallavolo), nella lotta (souplesse) e aiuta a migliorarsi in termini di rendimento.[sws_related_postright showpost=”2″] [/sws_related_postright]
Per iniziare questo sport è necessario affidarsi ad allenatori competenti che conoscano la tecnica in maniera specifica e che predispongano una tabella di esercizio graduale. Per arrivare al gesto finale dell’alzata, bisogna quindi dedicare molte ore all’apprendimento e agli esercizi ausiliari che compongono il plateale gesto finale. [author] [sws_related_post]
L’uso dei farmaci in Italia, il Rapporto AIFA 2012
L’Aifa ha presentato il Rapporto sull’uso dei Farmaci del 2012: tra gennaio e settembre dello scorso anno gli italiani hanno comprato oltre 1 miliardo e trecento milioni di medicinali.
[sws_related_postleft showpost=”3″] [/sws_related_postleft] Secondo i dati Aifa la spesa nazionale totale farmaceutica si è aggirata, nello scorso 2012, ad un importo pari circa a diciannove miliardi di euro, quasi il settantacinque per cento dei quali è stato rimborsato dall’SSN, ovvero dal Servizio Sanitario Nazionale. Il professore Luca Pani, Direttore Genarale dell’Aifa, l’Agenzia Italiana FArmaco ha dichiarato che i dati contenuti all’interno del Rapporto rivelano un consumo piuttosto stabile di medicinale da parte degli italiani. Delle oscillazioni possono essere avvertite solo a livello regionale. I farmaci più venduti sono quelli per il sistema cardiovascolare, seguiti dai farmaci per il sistema gastrointestinale. I dati mostrano che molti italiani consumano ancora una dose consistente di antidepressivi. Infine, per quanto riguarda i consumi, sono state prescritte oltre novecentocinquanta dosi giornaliere per ogni mille abitanti nel periodo di studio.[sws_related_postright showpost=”2″] [/sws_related_postright]
Il Rapporto sull’uso dei farmaci è il frutto del lavoro di monitoraggio dell’OsMed, ovvero dell’Osservatorio Nazionale per l’Impiego dei Medicinali. [author] [sws_related_post]
Relazione sullo stato sanitario del Paese 2011
Si chiama Relazione sullo Stato di Salute del Paese e viene indicata con l’acronimo RSSP: è l’informativa che viene periodicamente inviata al Parlamento italiano, così da avere una fotografia sullo stato di salute della popolazione.
[sws_related_postleft showpost=”3″] [/sws_related_postleft] Il Ministro Balduzzi, durante la presentazione della RSSP 2011 ha dichiarato che l’obiettivo deve essere quello di ridurre le strutture ospedaliere, così da diminuire i costi del sistema sanitario, ma allo stesso tempo realizzare un’offerta sanitaria più qualificata e differenziata in base ai tipi di cura necessari. Nel 2011, secondo i dati, sono state circa dieci milioni le persone ricoverate in ospedale, mentre oltre un miliardo sono state le confezioni vendute di farmaci appartenenti alla classe A.[sws_related_postright showpost=”2″] [/sws_related_postright] Sono stati spesi oltre centodieci miliardi di euro, cioè praticamente oltre milleottocento euro a persona. Questo significa che la spesa è aumentata dell’1,4%. Sono stati effettuati controlli su alimenti e bevande varie, quasi il 15% dei quali ha mostrato irregolarità. Rispetto al 2010 si sono ridotti gli incidenti sul lavoro circa del 6%.
Alla fine è intervenuto anche Giorgio Napolitano che ha dichiarato che la prospettiva futura è quella di conseguire un miglioramento della struttura sanitaria nazionale, chiedendo magari di più a chi ha maggiori possibilità economiche. [author] [sws_related_post]
Quinta malattia: come affrontarla
La quinta malattia è più conosciuta in ambito medico come infezione da parvovirus B19. Essa colpisce di solito bambini e ragazzi di età compresa tra i 5 e i 15 anni che la superano, salvo problematiche antecedenti l’infezione, senza nessuna complicazione.
[sws_related_postleft showpost=”3″] [/sws_related_postleft] I sintomi da quinta malattia si manifestano dopo qualche giorno dall’infezione e potrebbero, in un primo momento, apparire come semplice influenza, con lieve febbre, mal di gola, naso che cola, dolori muscolari e articolari. E’ più facile diagnosticare la malattia solo dopo la comparsa dei sintomi più evidenti che riguardano macchie di colore rosso acceso che si presentano in primis sul viso, estendendosi successivamente al tronco e agli arti, fino ad arrivare a coinvolgere la pianta del piede.
L’eritema virale in questione è molto contagioso soprattutto nelle prime fasi, quando ancora è difficile riconoscerlo, e non lo è quasi per nulla quando iniziano a manifestarsi le macchie cutanee.
In genere nei soggetti di età minore non si hanno grosse problematiche mentre nei soggetti un pò più grandi può esserci anche la comparsa di dolore, prurito e bruciore in prossimità dell’eritema.
Cosa fare…
La prima cosa da fare, alquanto scontata, è portare il bambino o il ragazzo dal proprio pediatra che prescriverà certamente delle analisi per valutare la presenza o meno della malattia.
In realtà non esistono delle cure vere e proprie per questo virus, ne tantomeno un vaccino per prevenirlo.
L’unica cosa che si può fare, anche a casa, è cercare di lenire i sintomi ed evitare di renderli ancora più evidenti.
Prima di tutto bisogna evitare il contatto diretto con i raggi solari nel momento in cui l’eritema si sta manifestando; è bene evitare anche l’attività fisica o qualunque attività che possa indebolire ulteriormente il sistema immunitario. Decisamente è utile, invece, cercare di rinforzarlo seguendo una buona e corretta alimentazione. L’apporto di fibre, carboidrati ma soprattutto proteine e vitamine deve essere costante.
Un modo per lenire i fastidi è quello di assumere all’occorrenza del paracetamolo che sarà efficace sia per la febbre che per gli eventuali dolori.[sws_related_postright showpost=”2″] [/sws_related_postright]
La pelle può essere trattata esternamente con creme o talchi che diano al piccolo paziente la sensazione di freschezza. In particolare può essere utile la crema alla calendula o il talco mentolato, usato spesso anche per rosolia e malattie analoghe.
L’ultimo consiglio è mirato ad evitare i contagi, soprattutto in ambito familiare, lavando bene le mani e seguendo una buona igiene della casa. [author] [sws_related_post]
Ministro Balduzzi in Campania visita aree inquinate
Il Ministro per la Salute, Renato Balduzzi, si è recato in quella che da molti è stata definita la “terra del fuoco” sul territorio italiano, ovvero quell’area estesa tra la Provincia di Napoli e di Caserta, per rendersi conto della situazione legata alle aree inquinate.
[sws_related_postleft showpost=”3″] [/sws_related_postleft] Si è recato a sorpresa, con un’auto noleggiata e senz’alcun contrassegno, chiedendo di visitare le aree più inquinate della parte settentrionale della Campania. “Sotto Roma c’è una seconda Ilva” ha dichiarato il Ministro guardando i cumuli di amianto, pneumatici bruciati e tonnellate di rifiuti della lavorazione della pelle e dei tessuti. Ha camminato tra i rifiuti tossici, tra il fango, la plastica bruciata e quei liquami gestiti proprio dalle organizzazioni mafiose locali. Il Ministro ha inoltre chiesto ai suoi tecnici di fare delle analisi sullo stato di salute degli abitanti, troppo frequentemente colpiti da tumori. “Questa gente sta combattendo una guerra contro tutto e tutti” ha dichiarato una volta che si è conclusa la visita. [sws_related_postright showpost=”2″] [/sws_related_postright] L’aspettativa di vita delle persone che abitano questi territori si sta drasticamente riducendo a causa della presenza delle ecomafie, per cui alcuni tossicologi ed esperti ambientali riceveranno presto delle convocazioni direttamente da Roma: a loro spetterà il compito di verificare lo status quo sia ambientale che sanitario e se necessario si andrà ad agire con decisione. [author] [sws_related_post]