Cosa fare per il mal di gola

Il mal di gola è un malessere molto comune ed è causato da un’irritazione o, nei casi peggiori, da un’infezione virale. Le cause possono essere diverse, dall’azione di virus e batteri abbastanza comuni come lo streptococco o il rhinovirus, oppure, più raramente, da fattori non infettivi quali irritazioni da fumo di sigaretta, bruschi cambiamenti ambientali o malattie più particolari.
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[sws_related_postleft showpost=”3″] [/sws_related_postleft] Qualunque sia la causa, si manifesta con secchezza alla gola, bruciore, difficoltà a deglutire e, nei casi di infezione, con placche alla gola. In ogni caso, nei primi giorni soprattutto è frequentissimo uno stato di malessere generale dovuto all’azione degli agenti patogeni. Generalmente il modo per contrastare in maniera decisa il mal di gola è quello di utilizzare antinfiammatori a base di paracetemolo che agiscono direttamente sulla gola infiammata e sul dolore. In casi più gravi potrebbe essere necessaria una terapia antibiotica dopo aver consultato il medico.

In ogni caso, è bene affiancare le cure farmaceutiche con tante piccole attenzioni che possono migliorare la condizione della propria gola, evitare di diffondere il mal di gola a tutta la famiglia e prevenire l’aggravarsi della situazione.

Prima di tutto è bene conservare sempre un’ottima igiene orale per combattere l’azione dei batteri, ma non solo: lavarsi le mani dopo aver toccato bocca e naso è molto importante per evitare di contaminare l’ambiente circostante e, soprattutto, gli alimenti. In questo modo si eviterà di alimentare l’infezione involontariamente e di diffonderla in casa. In questo senso è consigliabile anche utilizzare asciugamani e stoviglie personali.

I fumatori devono smettere assolutamente di fumare durante il periodo di malessere, visto che l’azione del fumo contribuisce a irritare la gola costantemente e mina le difese contro le infezioni.

Per lenire il dolore e avere una netta sensazione di sollievo può essere molto utile effettuare degli sciacqui con colluttori adatti oppure utilizzare il vecchio composto fatto da acqua tiepida, succo di limone e un cucchiaio di sale. Molti non sanno che oltre a questi due classici rimedi è possibile fare gli sciacqui anche con la Coca-Cola! La caffeina alla base della bibita gassata, infatti, aiuta a disinfettare la gola!

Chi invece preferisce realizzare uno sciroppo naturale fatto in casa può creare un preparato a base di miele e succo di limone, oppure può bersi un’ottima tazza di latte caldo con il miele.[sws_related_postright showpost=”3″] [/sws_related_postright]

Invece, per idratare sempre la gola e lenire il dolore può dare sollievo bere bevande fresche senza zucchero, succhiare ghiaccioli e caramelle balsamiche, deumidificare l’ambiente e, infine, soprattutto in caso di raffreddore, per decongestionare la zona, è utile fare degli aerosol.

Per combattere il mal di gola solo con prodotti naturali, oltre ai preparati già accennati in precedenza, si può far uso della radice di altea (Althea officinalis) che contiene degli enzimi in grado di lenire la zona infiammata. Altre opzioni valide sono l’echinacea, lo zinco e il magnesio.

Inutile dire che è sempre bene consultare il proprio medico per qualunque dubbio o per un’accurata diagnosi! [author] [sws_related_post]

Male alle gambe

Il dolore agli arti inferiori è un malessere comune, diffuso molto tra le donne, soprattutto se conducono una vita molto statica e trascorrono diverse ore in una stessa posizione.

I sintomi possono essere davvero vari e vengono interpretati genericamente come senso di pesantezza alle gambe, quasi come se gli arti fossero anchilosati o di legno, senso di gonfiore, dolori muscolari e alle articolazioni. Le cause sono altrettanto varie e vanno dalle contratture agli stiramenti muscolari a stati influenzali, dalla ritenzione idrica allo stile di vita sedentario, ma possono essere anche patologie molto serie come artrite, trombosi, sciatica o disturbi del sonno.
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[sws_related_postleft showpost=”3″] [/sws_related_postleft] Vista la difficoltà di circoscrivere esattamente le sintomatologie e associarle a una causa specifica è bene, non appena i disturbi agli arti inferiori diventino ricorrenti, consultare il proprio medico per una visita e comprendere esattamente il proprio problema. Durante una visita, infatti, il medico potrà valutare se il gonfiore interessa entrambi gli arti o meno, se ci sono sbalzi nella temperatura del singolo arto o se il malessere è localizzato in alcuni punti specifici quali muscoli o articolazioni. Siccome molti farmaci di uso comune possono avere il male alle gambe come effetto collaterale è bene fornire al proprio medico uno storico dettagliato dei farmaci assunti in modo da avere un quadro ancora più chiaro della situazione. Una visita ed esami clinici potranno svelare l’esatta causa del mal di gambe e il medico potrà prescrivere la cura più adatta.

Ci sono però tanti rimedi possibili per il dolore saltuario e, in generale, per prendersi cura delle proprie gambe e prevenire problemi seri ai propri arti inferiori.

Prima di tutto è bene fare esercizio costante, camminare molto e magari fare anche un po’ di jogging. In ogni caso, è bene effettuare sempre una seduta di stretching prima e/o dopo l’attività fisica per allungare i tendini e prevenire stiramenti, strappi e contratture. All’esercizio bisognerebbe abbinare una dieta sana ed equilibrata, senza eccedere con il sale che favorisce la ritenzione idrica e affatica la circolazione. Molto indicato, per chi soffre di dolori alle gambe, è il consumo di noci, antinfiammatori naturali.

Preferire, almeno una volta a settimana, il bagno alla doccia e massaggiare le proprie gambe in acqua aiuta tantissimo la circolazione degli arti inferiori. Sotto la doccia, invece, sarebbe opportuno riservare un trattamento speciale alle gambe tenendole, ogni sera, sotto il getto d’acqua freddo per mantenere tonici tessuti e tono muscolare.

Le donne che hanno uno stile di vita sedentario potrebbero aiutare la circolazione con l’uso di collant contenitivi a compressione graduale e, questo vale per tutti, bere molta acqua per ridurre la ritenzione idrica che affatica tantissimo gli arti inferiori. In questo senso, utilizzare prodotti naturali che favoriscono la diuresi come ananas, tarassaco e papaia o che migliorano la circolazione come mirtillo, vite e ippocastano è assolutamente d’aiuto per tenere in forma le proprie gambe.[sws_related_postright showpost=”3″] [/sws_related_postright]

Per un effetto protettivo, invece, esistono diversi estratti naturali in grado di rendere più elastici i capillari e proteggere l’apparato circolatorio, come per esempio quello di Centella Asiatica, di Ginkgo Biloba e di Aesculus Hippocastanum.

Chi invece preferisce i massaggi può realizzare un preparato naturale lenitivo con 10g di canfora e 200g di olio di mostarda mescolati in una bottiglia di vetro. La bottiglia va poi tenuta al sole fino allo scioglimento della canfora. A questo punto il preparato è pronto per essere utilizzato per il massaggio. In alternativa, è possibile utilizzare l’olio di cocco.

Infine, chi soffre di dolori alle gambe dovrebbe ricordarsi di tenerle sempre un po’ rialzate quando si è seduti sul divano o stesi sul letto! [author] [sws_related_post]

Male al piede

Male al piede, è uno dei fastidi più comuni nella popolazione. Questa parte del corpo è formata da una serie di innumerevoli ossa, legamenti ed articolazioni il cui numero tradotto in maniera più semplice corrisponde 24 ossa che si intrecciano formando due archi. Le persone tendono a sottovalutare il problema in quanto lo considerano soltanto dovuto ad un’ eccessiva stanchezza, dato che passiamo quasi tutto il giorno in piedi. Il piede, soggetto a sopportare il peso a volte eccessivo, da origine ad una dolorosa infiammazione plantare che prende il nome di fascite in cui è raccomandato il calo ponderale ed il riposo. Infatti, sono numerosissime le patologie che possono provocare male al piede, escludendo quelle prettamente mediche come fratture e lussazioni. Inoltre il continuo dolore in una sede dell’arto, porta a camminare in maniera risentita ed anomala.
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[sws_related_postleft showpost=”3″] [/sws_related_postleft] La scienza medica ha messo nelle mani dei medici e dei podologi, strumenti diagnostici come TAC, ecografie per i 100 legamenti presenti, scintigrafie ossee che sono in grado di scovare la causa del male al piede. Le malattie che possono colpire sono tantissime, alcune derivate da errati stili di vita e disordini metabolici. Infatti devono essere banditi i tacchi alti, le scarpe strette, che con il tempo portano a microtraumi della struttura ossea. Inoltre non devono essere eccessivamente morbide da viziare il piede. Invece i disordini metabolici come il diabete, provocano dolore con unghie incarnite dove il sangue ristagna causando ulcerazioni, piaghe e bruciori continui. Questa malattia è anche detta neuropatia diabetica. Mentre le micosi o onicomicosi, sono un’affezione che provoca l’ingiallimento e la distruzione dell’unghia associato a dolore e sviluppo di batteri, prediligendo i soggetti con deficit immunitari, diabetici, frequentatori di piscine e palestre senza ciabatte. La proliferazione del fungo trova nell’ambiente umido il suo habitat ideale. Le cure consistono in una visita dermatologica, con prescrizione di creme antimicotiche, compresse e da una serie di norme igieniche come asciugare il piede perfettamente, anche con l’ausilio dell’ asciugacapelli.[sws_related_postright showpost=”3″] [/sws_related_postright]

Altre patologie che interessano ossa e legamenti sono principalmente di origine infiammatoria: artriti, fasciti plantari, sindrome di Haglund, spina calcaneare e lesioni traumatiche come fratture e distorsioni, dove è presente dolore acuto con interessamento dei legamenti e gonfiore. Per le fratture e distorsioni prima di recarsi ad un pronto soccorso, un impacco immediato di ghiaccio, tenuto non più di 20 minuti può allentare la morsa del dolore ed il gonfiore, come l’applicazione di creme a base di eparina, arnica montana e globuli omeopatici.

Il legamento maggiormente colpito dai traumi è il tendine d’Achille che non permette all’individuo di appoggiare il piede in terra provocando una sensazione di bruciore continuo. La terapia indicata può essere farmacologica ed a volte chirurgica. Un altra patologia molo frequente è l’artrite, che causa dolore, gonfiore ed infiammazione alle dita dei piedi, dove l’uso di antiinfiammatori e riposo, sono l’unica soluzione.

I rimedi per i piedi stanchi e stressati sono il riposo, che deve essere fatto su di un cuscino posizionato più alto della testa, per facilitare il drenaggio dei liquidi e l’afflusso del sangue al cuore ed i pediluvi a base di sale grosso e bicarbonato di sodio. [author] [sws_related_post]

Tisanoreica

Tisanoreica, questa sconosciuta…

Contrariamente a quanto possa sembrare, il significato della parola”tisanoreica”, che a prima vista porterebbe a pensare a una tisana, è una dieta per dimagrire basata su un nuovo principio, quello di attivare una funzione “la chetogenesi”, nutrendosi di soli alimenti che preservano la massa muscolare.

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[sws_related_postleft showpost=”3″] [/sws_related_postleft] La chetogenesi, è un processo che il nostro organismo mette in funzione quando gli facciamo mancare i carboidrati, dato che il nostro corpo richiede energia, inizia a usare gli acidi grassi, per attivare questa funzione non dovremo mangiare carboidrati per alcuni giorni, il nostro organismo inizierà a consumare il grasso contenuto nel nostro corpo, portando quindi a un dimagrimento costante, ma preservando come detto in precedenza, la massa muscolare.
Gianluca Mech, ideatore di questa dieta, basa la sua tesi sulla naturalezza dei suoi prodotti erboristici, miscelati sapientemente e cotti con la decottopia, procedimento esclusivo nel trattamento dei prodotti erboristici “della famiglia Mech” tramandato da secoli.
L’ideatore di questa dieta, specifica che la dieta va personalizzata caso per caso, e deve essere seguita sotto controllo medico.
La durata non dovrà superare i venti giorni consecutivi, più altri venti di mantenimento-stabilizzante[sws_related_postright showpost=”2″] [/sws_related_postright]

I benefici della dieta “Tisanoreica” sono, la rapidità della perdita di peso, gli alimenti sono preparati in maniera che il loro sapore sia lo stesso dei cibi che non si possono ingerire.

Gli svantaggi, dieta non proprio alla portata di tutti dato l’alto costo dei preparati tisanoreici, possono causare lievi sintomi quali mal di testa, nervosismo.
In conclusione la dieta “Tisanoreica”, va attuata come tutte le altre sempre sotto stretto controllo medico.

Vi sono in circolazione da molti anni prodotti simili erboristici, ma dai principi completamente diversi dalla “Tisanoreica”. [author] [sws_related_post]

Male ai denti

Il mal di denti è una patologia molto comune e altrettanto fastidiosa. Qualunque siano i motivi che lo scatenano, il mal di denti va considerato come la spia “che qualcosa nella bocca non va” e che dunque occorre richiedere al più presto l’intervento del dentista di fiducia. Le cause del mal di denti sono molteplici: vanno da quelle infettive, a quelle inerenti allo sviluppo dentale (è il caso ad esempio dei denti del giudizio, che spesso nascendo provocano dolore).

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Le cause del mal di denti si distinguono inoltre per un maggiore o minore grado di gravità.
Le più comuni sono le carie, che a seconda della gravità richiedono interventi di otturazione o di devitalizzazione. Vi sono poi gli ascessi, le cisti dentali, le gengiviti di media o grave entità, la rottura di un dente e il bruxismo (disturbo derivante da un forte stato di stress).
L’intervento del dentista è fondamentale soprattutto quando la causa del mal di denti è infettiva, poiché i tessuti della bocca non si rigenerano autonomamente e per guarire necessitano di un intervento esterno.
Non curato, il dolore può aumentare fino alle estreme conseguenze, che nei casi più gravi potrebbero consistere nell’estrazione del dente. Gli analgesici e gli antidolorifici, molto usati in caso di mal di denti, tamponano momentaneamente il dolore ma non risolvono il problema che è alla base.
Tuttavia, in attesa dell’intervento del dentista, è opportuno ricorrere a medicinali che tengano a bada il dolore.
È molto importante tener presente però che questi farmaci non curano, ma si limitano a tamponare il dolore.
È importante lavare accuratamente i denti con acqua tiepida, né troppo fredda né troppo calda poiché i denti risentono delle temperature estreme; anche il dentifricio deve essere adatto alla particolare situazione di fastidio, non aggressivo, quindi non abrasivo né sbiancante.[sws_related_postright showpost=”2″] [/sws_related_postright]
Occorre limitare il consumo di gomme da masticare e utilizzare spazzolini dalle setole morbide, sospendendo per un po’ l’utilizzo di quelli elettrici o dalle setole troppo dure. Si dovrebbero inoltre evitare alimenti troppo caldi o troppo freddi, ricorrendo impacchi di ghiaccio qualora il dolore dovesse aumentare d’intensità fino a divenire insopportabile. Consultando il medico, in questi casi si può stendere sulla gengiva interessata una crema contenente lidocaina, un principio attivo anestetizzante per uso topico, dunque più efficace delle comuni pillole antidolorifiche.

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Esercizi per dimagrire, l’importanza di tenersi in forma

Non si tratta di una sola questione estetica, ma di un corretto stile di vita. E’ scientificamente provato infatti, che l’aspettativa di vita sia inversamente proporzionale al proprio girovita. Per poter restare sempre in forma è fondamentale non solo controllare la propria dieta, ma anche praticare almeno tre volte a settimana attività sportiva.

I cardiologi di tutto il mondo consigliano di preferire l’attività aerobica a quella anaerobica.

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[sws_related_postleft showpost=”3″] [/sws_related_postleft] Questo significa che piuttosto che andare in palestra a fare sollevamento pesi, è preferibile fare una passeggiata, camminando con un’andatura piuttosto rapida per almeno trenta o quaranta minuti al giorno.
L’esercizio che probabilmente è più efficace per poter perdere peso è la corsa: l’attività aerobica per eccellenza, consigliata dai cardiologi, soprattutto se praticata a livelli non agonistici, che permette di apportare notevoli benefici al proprio cuore oltre che al girovita. Bastano tra i venti o trenta minuti per due o tre volte a settimana per ottenere degli effetti nel giro di pochi mesi. Non bisogna infatti illudersi che dimagrire sia un processo facile. Anzi, richiede molta pazienza, perseveranza e spirito di sacrificio, ma i risultati sono garantiti.
Ci sono inoltre anche degli esercizi, che, uniti alla corsa, possono permettere di dare tonicità alla propria muscolatura.[sws_related_postright showpost=”3″] [/sws_related_postright]
Per poter lavorare infatti sui fianchi è possibile fare delle semplici torsioni. Seduti su uno sgabello, prendiamo una mazza, la poggiamo delicatamente sulla nuca e cominciamo a ruotare completamente il bacino prima verso destra, poi verso sinistra, ripetendo questo movimento per almeno cento volte, sempre curando la respirazione.
Per non trascurare il proprio addome inoltre basta semplicemente stendersi a terra ed eseguire i classici “crunch”: stesi al suolo con la pancia rivolta verso l’alto e le mani dietro la nuca, cerchiamo di sollevare il petto leggermente, senza mai muovere il bacino dal pavimento. Il movimento va ripetuto almeno dieci o quindici volte per tre ripetizioni.
Infine non vanno trascurate braccia, spalle e dorsali, per cui possiamo eseguire delle semplici flessioni. Stesi a terra con la pancia verso il basso, evitando di inarcare il busto e la schiena, cerchiamo di sollevarci dal pavimento con la sola forza delle braccia.

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La visita ginecologica: in cosa consiste e come affrontarla

La visita ginecolgicca è uno dei momenti che desta maggiore preoccupazione, soprattutto nelle più giovani. Il modo migliore per affrontarla con serenità e naturalezza è comprendere in cosa consiste e perchè è utile effettuarla.
La prima visità dovrebbe essere fatta dopo la comparsa della prima mastruazione o all’opposto quando questa impiega troppo tempo ad arrivare.

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In realtà le motivazioni sono molteplici, legate anche a coloro che hanno già il ciclo da tempo. Tra queste troviamo :

  • [sws_related_postleft showpost=”3″] [/sws_related_postleft] Bruciori vaginali, interni o esterni;
  • Infiammazioni visibili;
  • Ciclo irregolare;
  • Perdite di colore chiaro e maleodoranti;
  • Fastidi e dolori durante i rapporti;

e si potrebbe stare ore ad elencarne altri.
Diciamo che ogni qualvolta una donna nota delle stranezze nel proprio apparato genitale dovrebbe rivolgersi al ginecologo.

CHI E’ IL GINECOLOGO?
E’ un medico specializzato nel conoscere in modo approfondito le caratteristiche e le anomalie legate all’apparato genitale femminile. E’ anche colui che segue le donne durante la gravidanza e durante il parto, per assicurarsi che tutto vada per il meglio.

LA SCELTA DEL GINECOLOGO:
La scelta del ginecologo è importante, soprattutto le prime volte. Certamente una madre, un’amica o una conoscente che hanno già effettuato una visita vi sapranno dare un consiglio utile sulla scelta.
Molte ragazze si chiedono se sia meglio affidarsi ad un ginecologo donna o a un uomo. Considerate che sono entrambi specializzati per svolgere questo mestiere e che sono abituati a vedere ciò che per le persone comuni può essere oggetto di pudore e vergogna.
La scelta tra un medico adulto o uno giovane dipende dalla singola persona. C’è chi preferisce ricevere i consigli e farsi visitare da colui o colei che ha più esperienza e c’è chi preferisce affidarsi ad un medico più giovane che magari potrebbe comprendere meglio le esigenze di una giovane donna.

IN COSA CONSISTE LA VISITA:
Una volta giunte dal ginecologo esso vi accoglierà con cortesia e discrezione e vi farà alcune domande che gli serviranno per comprendere meglio chi siete e come funziona il vostro corpo. Le domande di routine sono relative alle mestruazioni, se sono regolari e quando sono comparse per la prima volta, riguardano il vostro stile di vita, vi chiederanno anche se avete già avuto dei rapporti sessuali e se li avete regolarmente. Ricordate che ciò serve solo a scopo medico.[sws_related_postright showpost=”3″] [/sws_related_postright]
La seconda parte della visita consiste nell’analisi del’apparato genitale interno ed esterno.
Il medico vi farà accomodare su un lettino e farà appoggiare i piedi su due supporti posti lateralmente in modo che la vagina sia ben visibile. A questo punto inizierà a verificare la che la parte esterna sia nella norma dopodichè vi inserità all’interno uno strumento chiamato speculum che serve per poter visionare l’utero. Potreste sentire qualche fastidio, fatelo presente al ginecologo e saprà consigliarvi il modo per evitarlo.
Si passa poi alla palpazione interna. Il medico introdurrà un dito in vagina e poggerà una mano sul vostro addome. E’ questione di pochissimi minuti.
Se non avete ancora avuto rapporti non dovete preoccuparvi, basta dirlo al ginecologo e lui eviterà tutte le manovre che potrebbero danneggiare l’imene.

SI PUO’ ANDARE DAL GINECOLOGO E NON EFFETTUARE LA VISITA?
Certamente! Egli non è utile solo quando ci sono reali problematiche, ma può essere consultato anche solo per risolvere dei dubbi, per togliere delle preoccupazioni o per chiedere dei consigli, ad esempio su come affrontare un rapporto sessuale o su come seguire una corretta igiene.

CONSIGLI:
Non abbiate vergogna o paura, prima o poi ogni donna deve affrontare una visita ginecologica per il proprio bene e la propria salute. E’ una cosa normalissima, basta solo affrontarla con tranquillità. Vedrete che, dopo averla fatta, tutte le paure scompariranno e avrete un supporto in più per affrontare al meglio la vita di donna. [author] [sws_related_post]

Male al ginocchio

La gonalgia (dolore all’articolazione del ginocchio) è un disturbo frequente e può ricoprire trasversalmente diverse fasce di età. Può essere caratterizzata da una sintomatologia lieve fino ad arrivare a quadri clinici invalidanti in base alle cause che ne hanno causato l’insorgenza; le terapie atte a risolvere questo problema fisico sono sia farmacologiche (in genere con anti-infiammatori) che fisioterapiche ed entrambe recuperano la funzionalità articolare con altissime percentuali di successo, evitando così di sottovalutare il problema ed incorrere successivamente alla necessità dell’intervento chirurgico artroscopico.
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[sws_related_postleft showpost=”3″] [/sws_related_postleft] Cause
Trattandosi di un’articolazione molto usata in ogni nostro gesto quotidiano è facile incorrere in piccoli traumi o distorsioni che ne causino un momentaneo e non grave stato infiammatorio, ma è anche possibile subire infortuni più gravi in ambito sportivo, lavorativo o semplicemente per una fatalità nella nostra comune routine di attività.
Le cause di tale disturbo possono essere svariati ma nella maggior parte sono da far risalire ad un movimento traumatico per l’articolazione anche se può capitare di avvertire un dolore costante senza percepire alcun gonfiore della parte; in questo particolare caso potrebbe trattarsi di una forma degenerativa di osteoartrite, patologia per lo più presente nei soggetti di età avanzata e che deteriora progressivamente la cartilagine protettiva dell’articolazione stessa.
Si possono però anche presentare blandi stiramenti o vere e proprie lacerazioni ai legamenti del ginocchio (anteriore, posteriore o collaterale) oppure degenerazioni della cartilagine meniscale o rotulea (condropatia), patologia forse tra le più frequenti negli sportivi sia a livello amatoriale che professionistico.
Si possono presentare in seguito a traumi anche una lussazione della rotula oppure una tendinite del grande tendine che collega la tibia alla patella (sinonimo di rotula) inoltre, una attività lavorativa che induce a frequenti e continuati piegamenti può anche predisporre un soggetto ad una borsite e cioè ad uno stato infiammatorio delle sacche sierose del ginocchio.
In una società in cui si tende alla sovra-alimentazione non bisogna sottovalutare anche l’impatto negativo che l’obesità ha su tutto il sistema osteo-articolare.

Sintomi
Il quadro sintomatologico caratteristico di uno stato infiammatorio di natura traumatica è caratterizzato dal gonfiore e dalla dolorabilità nel piegamento della gamba mentre vi possono essere situazioni con assenza di gonfiore ma sensazione dolorosa persistente quali possono essere le diverse forme artrosiche dell’articolazione del ginocchio. Nel caso di problematiche del menisco non si devono sottovalutare eventi apparentemente innocui come il cedimento del ginocchio mentre si fanno le scale. La rottura di uno dei legamenti causa invece, oltre al forte dolore ed al gonfiore, una mobilità inusuale dell’articolazione.
Con la borsite (ginocchio della lavandaia) la parte è tumefatta ed infiammata, causando fastidio al piegamento, mentre in caso di tendinopatie della rotula si percepisce maggiore fastidio al ginocchio durante la corsa oppure nell’atto di saltare un ostacolo.
In tutti i casi è bene non sottovalutare la propria sintomatologia e chiedere sempre consiglio al medico di base che saprà indirizzare alle visite specialistiche più opportune.[sws_related_postright showpost=”3″] [/sws_related_postright]

Terapie
Nelle forme minori di traumi e contusioni possono essere sufficienti i classici rimedi casalinghi e naturali quali impacchi di ghiaccio e creme di arnica montana per sollevare la parte dolorante. Nei casi di forme degenerative cartilaginee si sono rivelati molto utili gli integratori a base di vitamina C combinata con condroitina e glucosamina, atte a ricostituire il tessuto danneggiato.
Nelle forme infiammatorie acute o croniche si tende generalmente a prescrivere anti-infiammatori non steroidei (FANS) ed a dirigere il paziente verso il terapista fisioterapico. Forme irrecuperabili di patologia articolare sono invece indirizzate verso il trattamento chirurgico. [author] [sws_related_post]

Rimedi naturali

Da sempre le medicine naturali hanno rappresentato una valida alternativa ai prodotti “classici” offerti dalla nostra medicina tipicamente occidentale.
Proprio negli ultimi anni però queste alternative si stanno riscoprendo, naturalmente non come sostituto alle medicine, ma come prevenzione, cercando di acquisire uno stile di vita sano al fine di evitare i molti effetti indesiderati delle medicine classiche.
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[sws_related_postleft showpost=”3″] [/sws_related_postleft] Contro la tosse per esempio sopratutto per i bambini piccoli è sconsigliato somministrare dei medicinali come gli sciroppi. Metodi classici come il latte caldo con miele o acqua calda con limone e miele sono delle valide alternative.

Studi recenti hanno stabilito che una dieta ricca di frutta e verdura abbia dei buoni risultati nella riduzione della cellulite a fronte dei soldi spesi per varie creme o per liposuzioni. Questo rimedio salverebbe oltre all’estetica anche il portafoglio e la salute.[sws_related_postright showpost=”3″] [/sws_related_postright]

Esistono poi vari rimedi naturali anche per alleviare dolori come quelli del ciclo mestruale. Infusioni di zenzero o di coriandolo sono misure di precauzione che, prese in tempo, possono evitare giorni di dolore o scombussolamenti ormonali.

Dal semplice limone per disinfettare un taglietto fino agli oli essenziali i rimedi naturali sono da sempre un valido alternativo. Per non perdere i legami con le vecchie tradizioni, i così detti rimedi della nonna, e per cercare di essere sempre meno assoggettati alle industrie farmaceutiche sarebbe bene riscoprire questo mondo e cercare di curarci tutti nel modo più naturale possibile. [author] [sws_related_post]

La Fisiokinesiterapia

La Fisiokinesiterapia è un’innovativa tipologia di fisioterapia: come quest’ultima, serve a recuperare le funzionalità dell’organismo perse in seguito a incidenti oppure a malattie invalidanti. La Fisiokinesiterapia si basa interamente sul movimento; si tratta di un particolare tipo di ginnastica che funge da terapia consentendo al corpo di prevenire e curare le più diffuse patologie inerenti muscoli, ossa e scheletro.

Fisiokinesiterapia[sws_related_postleft showpost=”3″] [/sws_related_postleft] La Fisiokinesiterapia, infatti, aiuta a non sviluppare questo genere di disturbi o, se precedentemente sviluppati, aiuta a combatterli. Per questi motivi negli ultimi anni si è affermata come una branca importante della riabilitazione: i medici consigliano di effettuare sedute di Fisiokinesiterapia dopo le operazioni o dopo aver subito traumi di diverso tipo. La Fisiokinesiterapia si basa su movimenti particolari che educano – o rieducano – al mantenimento di una postura corretta. Il paziente apprende così esercizi molto semplici che lo aiutano a mantenere i muscoli in allenamento e a sentire meno il dolore post-operatorio, recuperando in breve la funzionalità degli arti. [sws_related_postright showpost=”2″] [/sws_related_postright] La Fisiokinesiterapia può essere utilizzata per curare patologie diverse, come problemi ortopedici (scoliosi, cifosi, distorsioni, fratture, infiammazioni, lussazioni), patologie neurologiche (sclerosi multipla, ictus, paralisi infantili), disturbi cardiovascolari e respiratori, problemi reumatologici (artriti e reumatismi). [author] [sws_related_post]