Il Peso forma, cos’è e come calcolarlo

Il peso forma, non è altro che semplicemente il peso ideale relativo alle rispettive caratteristiche personali.
L’età, il sesso, l’altezza, il tipo di allenamento: sono numerosi i fattori che influenzano il peso forma di una persona.Uno dei modi utilizzati più frequentemente per conoscere il proprio peso forma, consiste nel calcolo dell’indice del Body Mass Index (BMI), ovvero Indice di Massa Corporea.

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[sws_related_postleft showpost=”3″] [/sws_related_postleft] Non c’è certamente bisogno di uno specialista per eseguire questa semplicissima operazione: è sufficiente dividere il proprio peso, espresso in chilogrammi, per l’altezza elevata al quadrato, espressa in metri. Il coefficiente ottenuto andrà confrontato con un’opportuna tabella secondo la quale se il valore calcolato oscilla tra 20 e 24,99 allora si è nella categoria “normopeso”.

Valori compresi tra 25 e 29,99 si è in presenza di un leggero sovrappeso. Per valori superiori a 30 si parla di obesità. Nel caso invece in cui l’IMC calcolato sia inferiore a 19,99, il soggetto è sottopeso.

Questo tipo di calcolo presenta però dei limiti evidenti, non andando a considerare la quantità di massa grassa e di massa magra.
Ad esempio un soggetto ben allenato e con una muscolatura tonica e ben sviluppata, a parità di condizioni, avrà un peso molto maggiore di un individuo non allenato. In questo caso l’indice di massa corporea potrebbe classificare il soggetto nella categoria sovrappeso, quando in realtà si caratterizzano per una massa grassa estremamente ridotta.

Altra formula molto utilizzata è quella di Lorenz, che tuttavia non considera tra le sue variabili l’età o la struttura muscolare del soggetto. Il peso ideale per una donna si calcola eseguendo la seguente operazione matematica: dalla propria altezza in centimetri bisogna sottrarre cento e al risultato occorre sottrarre la semidifferenza dell’altezza meno centocinquanta.[sws_related_postright showpost=”2″] [/sws_related_postright]
Ad esempio ad una persona alta 175 cm il peso si calcolerà come: (175-100)-[(175-150)/2]= 62,5 kg.
Per gli uomini al denominatore non c’è più il fattore 2, ma il fattore 4. Ad esempio per un uomo alto 175 cm il calcolo si esegue come: (175-100) – [(175-150)/4]= 68,5 kg.
Ovviamente se il proprio peso, in entrambi i metodi di calcolo, è di molto maggiore rispetto a quello ideale, sarà necessario intervenire apportando delle variazioni alla propria alimentazione e più in generale al proprio stile di vita. [author] [sws_related_post]

Fitoterapia

La Fitoterapia è una pratica che l’uomo ha sempre utilizzato, imparando a conoscere gli effetti benefici delle piante a sua disposizione.
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La Fitoterapia nasce quindi con l’intento di sfruttare i benefici di numerose specie vegetali per scopi curativi. Nel corso del tempo si è affermata come rimedio alternativo a quello legato all’uso di medicine tradizionali.
Questo genere di pratica può essere utilizzata sia a scopi curativi che a scopi preventivi nei confronti di patologie di bassa o media gravità.
Ovviamente la soluzione deve essere ponderata perchè l’uso eccessivo o errato delle piante può causare problematiche secondarie.
In genere, la somministrazione varia, è proporzionale al peso corporeo dell’individuo e deve essere valutata anche in relazione alle condizioni di salute di quest’ultimo per evitare che possa trarre benefici legati ad un problema ma inconvenienti legati ad altre patologie.
Gli estratti vegetali utilizzati dalla fitoterapia sono in genere leggermente diluiti, ma molto meno rispetto a quelli usati dall’omeopatia.
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Tutti o quasi possono usufruire di queste cure purchè siano seguiti dagli specialisti del settore.
Recandosi nelle migliori erboristerie si potrà chiedere un consiglio al relativo erborista che sarà in grado di scegliere con cura il rimedio più adatto e anche la modalità di somministrazione più consona al soggetto.
Essa può consistere nell’assunzione di gocce per via orale, di tisane o ancora di prodotti per uso esterno come creme e olii.

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Piano sulla malattia diabetica

Il diabete è una patologia cronica caratterizzata da un basso livello di insulina, da un’alta concentrazione di glucosio nel sangue e minzione frequente accompagnata da una eccessiva richiesta d’acqua da parte del fisico.
In Italia si contano ben tre milioni di pazienti affetti da diabete, a cui si devono aggiungere tutte quelle persone che non sanno ancora di avere la malattia. Il diabete non fa distinzioni di età, ma è tipica delle classi sociali più povere.
diabete

[sws_related_postleft showpost=”3″] [/sws_related_postleft] L’Italia, in pieno accordo con le direttive della Comunità Europea, attua il “Piano sulla malattia diabetica”, definito durante la conferenza tra stato e regioni il 6 dicembre dello scorso anno.
Questo piano specifica l’attuazione di linee per la prevenzione e la cura di questa patologia e ha come unico obiettivo la totale tutela del paziente.
trend diabeteL’attuazione del Piano è stato definito dalla Commissione Nazionale sul Diabete e prevede una forte sinergia tra Regioni, Ministero società di ricerca e associazioni varie.
Il programma del 2003, ha subito modifiche nel corso degli anni cercando di adattarsi nel modo migliore all’evoluzione della malattie e delle conoscenze scientifiche.[sws_related_postright showpost=”2″] [/sws_related_postright]
Il Piano, pur delineando le indicazioni principali, lascia ampio spazio ad integrazioni regionali e locali per consentire l’assistenza migliore all’individuo anche tenendo conto delle differenze territoriali.
Questo Piano (voluto per tutti gli stati membri dalla Comunità) ha lo scopo, nel pieno rispetto del titolo V della Costituzione Italiana, di migliorare il supporto al paziente diabetico, di ottimizzare le risorse economiche disponibili e di assicurare imparzialità in merito all’accesso alle cure e al sostegno. [author] [sws_related_post]